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Chiusura indagini della inchiesta Camelot. Indagata Bernadette Grasso

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bernadette grassoLa Procura di Patti ha chiuso le indagini relative alla operazione Camelot: 20 gli indagati, tra queste anche l’onorevole regionale e sindaco di Capri Leone, Bernardette Grasso, indagata per peculato.
L’incheista Camelot accese i riflettori della magistratura sulla gestione dei progetti relativi ad alcune opere pubbliche a Sant’Agata Militello. Scattata nel Febbraio scorso con 8 misure cautelari e numerosi indagati, accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa di liberi incanti, abuso d’ufficio e falso.
Le indagini furono avviate a seguito della denuncia di un imprenditore e di un ex consigliere comunale di sant’Agata di Militello su alcuni incarichi pubblici per la progettazione di alcuni appalti. In particolare, al centro dell’indagine ci sono lavori pubblici come la villa Falcone-Borsellino, i lavori di un elisuperficie, il museo dei Nebrodi, la scuola Capuana. Secondo l’accusa, il presunto «comitato di affari» si avvaleva di professionisti esterni dall’ufficio tecnico comunale per portare avanti i progetti. In seguito però la progettazione risultava essere redatta da alcuni tecnici comunali che ottenevano così una percentuale sul valore dell’appalto. Per ‘compensarè i professionisti esterni che effettivamente avevano fatto i progetti, venivano affidati loro altri incarichi professionali o si truccavano delle gare per favorirli.
Bernadette Grasso finì nel calderone nella qualità di Sindaco di Capri Leone, comune capofila per la realizzazione di una serie di progetti in partnership con altri 10 comuni, nell’ambito del progetto “Nebrodi Ospitalità diffusa”. Secondo l’accusa, la Grasso avrebbe emesso la determina sindacale con cui si conferisce l’incarico a due professionisti, Carlo Giuffrè e Vincenzo Cordone, per un compenso fissato in 18 mila euro ciascuno, somme che- a detta degli inquirenti – non rientrerebbero nel quadro economico del progetto definitivo. Per lo stesso progetto erano già stati indagati tre tecnici esterni, Francesco Armeli, residente a Capo d’Orlando, Francesco Spitaleri di Giardini Naxos e Sebastiano Liuzzo di Castell’Umberto.
Anche l’ex sindaco di Sant’Agata Militello, Bruno Mancuso, fu indagato nell’ambito della Camelot.

 

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