Giovedì 12 novembre, in occasione del 12° anniversario della strage di Nassiriya, ricorre la “giornata del ricordo dei Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali per la pace”, che verrà celebrata venerdì 13 novembre 2015, alla presenza di Autorità civili e militari, con una cerimonia di commemorazione in cui, insieme a tutti i connazionali che hanno dato la vita per servire la Patria in territorio straniero, verranno ricordati i diciannove italiani che il 12 novembre 2003 persero la vita nel vile attentato terroristico alla base “Maestrale”, tra i quali il messinese M.A. s Ups dei Carabinieri Alfio Ragazzi, tragicamente caduto all’età di 39 anni, a sole settantadue ore dal rientro in Patria per fine missione.
Le celebrazioni avranno inizio alle 9.30 nel cimitero di Briga, dove, alla presenza dei familiari, sarà deposto un cuscino di fiori sulla tomba ove riposa il nostro concittadino Alfio. Alle successive ore 10.15, presso la chiesa di San Paolo, in Briga Marina, sarà celebrata una Messa in suffragio delle vittime dell’attentato e di tutti i Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
Figlio della generosa terra siciliana, Alfio Ragazzi era nato a Messina, da dove parte nel 1985, per arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri. Presta servizio presso la Stazione Carabinieri di Cariati, la Compagnia di Lamezia Terme e la Stazione di San Pietro Maida, per poi approdare, nel 1992, al R.I.S. di Messina, dove la sua passione per le indagini balistiche lo ha portato a raggiungere risultati di assoluto rilievo nel particolare settore, guadagnandosi la stima dei superiori e dell’Autorità Giudiziaria .
Partecipa, quindi, all’operazione umanitaria Antica Babilonia nella lontana Nassiriya. Anche nella delicata missione in Iraq, dove, tra l’altro, ha svolto attività di contrasto agli scavi clandestini nei siti archeologici della provincia di Dhi Qar, la sua elevata professionalità, il suo spiccato senso pratico e le sue doti umane gli sono valse l’apprezzamento dei superiori, colleghi e dei civili iracheni con i quali ha collaborato. Nella lontana terra asiatica sacrifica la sua vita, insieme ad altri undici militari dell’Arma dei Carabinieri, a cinque militari dell’Esercito Italiano e a due connazionali civili.
Nel 2007, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha intitolato alla sua memoria, la Caserma ove ha sede il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) di Messina.
(153)