Era il 7 luglio del 2013 quando un uomo di 83 anni, residente nel Comune di Gaggi, si è presentato ai Carabinieri di Graniti denunciando il furto subìto da parte di due donne, rumene, conosciute nei giorni precedenti a Catania. Le due straniere si erano proposte all’ uomo come badanti. Chiedevano ospitalità in cambio di cure e attenzioni.
L’attenzione ce l’hanno messa tutta per narcotizzare l’anziano.
Durante la cena, hanno somministrato un sedativo alla vittima. Così, mentre il padrone di casa dormiva beato, le due rumene hanno fatto razzìa di monili, danaro, cellulare e carta bancomat. Quindi, indisturbate, la fuga
Al risveglio dell’uomo, la scoperta e la denuncia ai carabinieri, che hanno avviato le indagini. Primo tasssello per l’identificazione, un bicchiere, trovato in casa dell’anziano, lo stesso nel quale gli era stato inserito il narcotico. Si trattava di benzodiazepine, principi attivi di alcuni noti psicofarmaci ad alto potere sedativo-anestetico che, se somministrati in piccole dosi possono produrre torpore immediato e sonnolenza ma che in dosi massicce e in un quadro clinico alterato possono diventare letali.
Su altro fronte, l’uso della carta bancomat, collocava le due rapinatrici ad Acireale e Catania.
Anche i tabulati telefonici hanno consentito di identificare, oltre un anno dopo, le due finte badanti. Samanta Tanasa, 20 anni, si trova agli arresti domiciliari dallo scorso agosto, accusata di rapina e furto aggravati in concorso con altra complice sino a quel momento ancora non identificata. Tre mesi dopo, i carabinieri hanno arrestatao anche la complice: Pap Iren Zsuzsanna, 40 anni.
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