Nei giorni scorsi, in esecuzione di distinti ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di Messina, i Carabinieri della Stazione di Roccella Valdemone hanno arrestato tre persone, già note alle forze dell’ordine, tutte ritenute responsabili del reato di furto aggravato in concorso in abitazione, commesso a Roccella Valdemone nel 2018. Si tratta di M.E. 30enne del luogo, che deve espiare una pena residua di tre anni, dieci mesi e diciannove giorni di reclusione, di P.U. 49enne originario della provincia di Latina e di P.T. 22enne messinese, entrambi condannati ad espiare una pena residua di un anno e dieci mesi di reclusione.
I provvedimenti restrittivi scaturiscono dalle indagini effettuate dai Carabinieri della Stazione di Roccella Valdemone avviate a seguito di un furto avvenuto nel mese di giugno 2018. In particolare, all’epoca dei fatti, i militari dell’Arma avevano notato tre soggetti che, di notte, si aggiravano a bordo di un’autovettura con fare sospetto e pertanto effettuavano un controllo di polizia, all’esito del quale avevano rinvenuto tre taniche contenenti complessivamente 50 litri circa di olio d’oliva. Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza dei fatti permettevano di accertare che l’olio trovato nella disponibilità dei soggetti controllati, era stato furtivamente prelevato da una abitazione poco distante dal luogo del controllo, la cui porta finestra presentava evidenti segni di effrazione. Gli esiti investigativi erano stati relazionati dai Carabinieri all’Autorità Giudiziaria, che, sulla base delle evidenze raccolte dalla polizia giudiziaria, valutati gli estremi di reato, ha emesso i provvedimenti restrittivi che hanno portato all’arresto dei tre uomini, ritenuti responsabili del reato di furto aggravato in concorso.
Ultimate le formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, M.E. è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Gela (CL), P.U. è stato condotto presso la Casa Circondariale di Sciacca (AG) mentre P.T. è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Catania.
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