È di due persone arrestate e due denunciate il bilancio di un’attività antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo che, con il supporto dei colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), nei giorni scorsi, hanno predisposto mirati controlli, nell’ambito dei quali sono state eseguite diverse perquisizioni personali e di iniziativa, in particolare su soggetti noti alle Forze dell’Ordine per reati specifici.
Durante il servizio, in due distinte attività di controllo, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno arrestato due persone della zona note negli ambienti dello spaccio. Il primo, a seguito di una perquisizione domiciliare, grazie anche al fiuto del cane antidroga, è stato trovato in possesso di quasi 6 grammi di cocaina, 1,5 grammi di marijuana e poco più di un grammo di hashish, abilmente celati nel mobilio della camera da letto, nonché due bilancini di precisione con materiale presumibilmente utilizzato per il confezionamento delle dosi, appunti con scritte in codice, attestanti la verosimile attività di spaccio, ed oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento dell’illecita attività. Il predetto è stato altresì denunciato per il reato di ricettazione, in quanto trovato in possesso di una PostePay e di una tessera sanitaria denunciate smarrite dai legittimi intestatari. Il secondo, invece, fermato mentre si trovava alla guida della sua autovettura, è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare che ha consentito ai militari di trovare e sequestrare oltre 100 grammi di hashish.
Nel contesto del medesimo servizio, per lo stesso reato contestato agli arrestati, i Carabinieri hanno denunciato due persone all’Autorità Giudiziaria e segnalato tre giovani alla Prefettura di assuntori di droghe, in quanto trovati con dosi di stupefacenti detenute per uso personale.
Ultimate le formalità di rito, i due arrestati sono stati rispettivamente ristretti, il primo presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto ed il secondo presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari.
Tutta la droga sequestrata è stata inviata presso l’Università degli Studi di Messina per le analisi di laboratorio.
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