Sulla costa ovest della Sicilia, un tesoro naturale è riemerso dalle acque: si tratta dell’isolotto di San Giorgio, a Sciacca. «Un inconsueto fenomeno di bassa marea sulla costa ovest della Sicilia – dice l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) – ha fatto ricomparire, dalle acque di Sciacca, l’antico isolotto di San Giorgio: un ampio tratto di scogliera riemerso per circa 50 centimetri, portando in secca rocce coperte da alghe e scogli coperti di Posidonia oceanica».
L’esistenza dell’isolotto di San Giorgio è documentata solo in alcune carte del Seicento e del Settecento. «Il fenomeno – prosegue l’INGV – è stato osservato anche a Mazara del Vallo, nel porto di Licata e a Pantelleria. L’abbassamento del livello del mare ha fatto addirittura affiorare anche alcune strutture dell’antica città sommersa di Eraclea».
La bassa marea è dovuta a diversi fattori, «la presenza di maree primaverili e quella di un anomalo anticiclone che insiste da giorni su gran parte d’Europa sono i responsabili. L’alta pressione ha infatti causato una temporanea diminuzione del livello marino in corrispondenza della bassa marea media osservabile per questa stagione, provocando una diminuzione del livello marino di circa 14 centimetri. Inoltre la presenza di vento da nord (da terra) ha probabilmente contribuito alla diminuzione locale del livello del mare (la costa è esposta a sud-sudovest)».
L’Isolotto di San Giorgio
Per ricostruire i fatti, la segnalazione della ricomparsa dell’isolotto di San Giorgio è stata fatta, lo scorso 23 marzo, da Raffaella Osso, come spiega la sezione WWF Sicilia Mediterranea. «La “volontaria per natura” – scrive il WWF Sicilia sui social – Raffaella Osso, dalla spiaggia di San Giorgio a Sciacca ha telefonato al presidente WWF Giuseppe Mazzotta, il quale si è recato sul posto per un sopralluogo con il dottor Domenico Macaluso, direttore scientifico settore mare WWF, il dottor Giuseppe Scorsone, geologo e socio WWF e Fabio Mazzotta, responsabile WWF di Sciacca. Giunti sul posto, è stato confermato il fenomeno mai visto a loro memoria, che andava oltre i 60 anni. È stata attivata la rete di volontari che ha constatato la presenza di simile anomalia anche nel trapanese, a Mazara del Vallo, a Eraclea Minoa, a Licata, e nel ragusano».
Insieme alla ricomparsa in superficie dell’isolotto di San Giorgio, il WWF Sicilia ha notato che «molti animali marini (ricci di mare, oloturie, granchi anemoni e gamberi) sono rimasti uccisi dal ritiro del mare oppure rimanendo intrappolati in sacche di acqua destinata ad evaporare: questa moria non avverrebbe durante i flussi di marea».
Le meraviglie sommerse
Anche a maggio del 2021, a Sambuca di Sicilia era riemerso un tesoro nascosto, in quel caso non si trattava però di un isolotto, ma del fortino di Mazzallakkar, antica edificazione risalente all’830 d.C.. Con la realizzazione di un invaso artificiale negli anni ’50, la maggior parte della costruzione viene coperta dall’acqua ogni sei mesi e con l’abbassamento del livello del mare la costruzione torna a galla.
(Foto WWF Sicilia Area Mediterranea)
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