Sono oltre 300 i docenti della città di Messina che hanno approfittato dei mesi di lockdown per approfondire le proprie competenze in materia digitale, conoscere le sfide della comunicazione online e poter essere di supporto ai propri studenti in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo.
Innovazione e consapevolezza sono due parole chiave che si muovono di pari passo nel mondo di internet. Ma spesso, sia gli adulti sia i più giovani, non riescono a metterle insieme e il risultato sono le numerose criticità della vita digitale che la pandemia ha messo davanti agli occhi di tutti. Ragion per cui la formazione sul digitale per i docenti è diventata ancor più importante.
«Durante il periodo della pandemia la didattica a distanza è stata una necessità e l’emergenza ha fatto riscoprire ai docenti il bisogno di una formazione per sopravvivere, per affrontare in modo più responsabile il rapporto con gli alunni» – ci spiega Sebastiana Fisicaro, supporto alla formazione dei dirigenti e dei docenti dell’USR Ufficio VIII Messina, che si è occupata di coinvolgere i docenti di Messina e provincia in percorsi formativi costruiti sui loro bisogni.
La vita ai tempi del Covid scorre principalmente sul web, la piazza virtuale è quella in cui ci si incontra, si scambiano informazioni, si studia. Mantenere la vita professionale e la socialità attraverso la rete se da una parte ci ha unito dall’altra ci ha resi più vulnerabili, esponendoci a criticità legate alla sicurezza online, la diffusione di parole d’odio, la disinformazione.
Ogni giorno che trascorriamo sulla rete sono molti gli stimoli che riceviamo e imparare a selezionare ciò che è vero da ciò che non lo è diventa una competenza essenziale.
Il 48 % dei giovani considera internet la principale fonte di informazione, in particola modo i social network. Sono i dati che emergono dallo studio realizzato da Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con Altroconsumo e Google, per capire come adolescenti e adulti si orientano nel mondo dell’informazione online.
Proprio i social, però, insieme al passaparola, sono ritenuti fra le principali fonti di disinformazione sia secondo i giovani (per il 90% i social, per il 46% il passaparola) che per gli adulti (per il 96% i social e per il 46% il passaparola).
Saper distinguere una notizia vera da una falsa è fondamentale. Per verificare le notizie vengono adottati diversi metodi: il più diffuso è il check della fonte, effettuato dal 48% degli adulti e il 46% dei giovani. Importante anche il confronto, nel contesto familiare e scolastico, sulle notizie apprese: il 57% degli adulti e il 42% dei ragazzi afferma di discutere di notizie e informazioni in casa quotidianamente, mentre circa il 19% di docenti e alunni afferma di farlo ogni giorno in classe.
La maggior parte dei ragazzi riconosce insomma la necessità di non essere vittima di disinformazione e in questo il ruolo degli adulti diventa ancor più importante, per aiutarli sviluppare quella consapevolezza alla base di un approccio critico.
«Un docente competente non lo è solo nella propria disciplina ma anche nel rapporto con i ragazzi, nell’essere in grado di fornire ai più giovani gli strumenti per sviluppare competenze. È anche la figura che aiuta a sviluppare l’autonomia della persona», continua Sebastiana Fisicaro, che ci racconta con orgoglio la partecipazione e la voglia di interazione del corpo docente messinese nel corso dei seminari di Vivi Internet, al meglio proposti dalla Fondazione Mondo Digitale con Google.
In una fase in cui la didattica a distanza resta una costante, accompagnare i giovani a vivere il web positivamente è una competenza sempre più rilevante. Come ci raccontano alcuni docenti delle scuole secondarie della città, la maggior parte dei ragazzi ormai sembra consapevole della necessità della didattica da remoto perchè è l’unica possibile. A fronte di un atteggiamento responsabile si percepisce la stanchezza per questa vita al computer, per cui metodologie innovative basate sul gioco possono essere la risposta per molti docenti.
I webinar gratuiti di Vivi Internet, al meglio si rivolgono a docenti della scuola primaria e secondaria e ai genitori di giovani tra i 6 e i 18 anni. Si focalizzano su 5 tematiche da approfondire per poi portarle ai propri studenti: benessere e consapevolezza digitale, fake news e disinformazione, privacy e sicurezza, cyberbullismo e odio online. Ma anche sul metodo più adatto per coinvolgere i più giovani su questi argomenti, con l’uso di attività pratiche e giochi. Un esempio è Interland, il videogioco online gratuito per imparare le basi della sicurezza online.
Per conoscere i prossimi appuntamenti online e partecipare singolarmente o con la propria scuola è possibile consultare questo calendario.
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