Siamo a Messina, centro città, via Ugo Bassi angolo via Nicola Fabrizi. Negozi, scuole, banche, auto parcheggiate, automobilisti in transito, cassonetti, pedoni. Troppo, tutto insieme per Messina, troppo da gestire secondo regole civili. Così qualcuno e qualcosa devono soccombere. E soccombono i disabili e l’igiene. E poi il decoro. E poi il rispetto del vivere comune. La foto parla chiaro: rifiuti, tanti, ammassati in un parcheggio disabili, accanto ai cassonetti e non all’interno, perchè sollevare il portellone fa tanta fatica e il messinese tipo non può stancarsi nè compiere due azioni contemporaneamente: sollevare il portellone con un braccio e con l’altro calarvi il proprio sacco dentro. No, il messinese preferisce che un disabile che arriva in auto trovi l’area di sosta destinata al suo parcheggio invasa da cumuli di spazzatura.
Ma se questo è il cittadino medio, questo è anche il servizio di raccolta rifiuti medio. Le foto che vedete ritraggono lo stesso punto del centro città in tre diversi scatti. Primo, alle 10 di ieri mattina; secondo, alle 22 di ieri sera; terzo, alle 13,30 di oggi. Nessun operatore di Messinambiente in oltre 27 ore ha raccolto lo schifo che troneggia nel centro della città.
Insomma, è una gara dura tra messinesi e Messinambiente, tra chi è più lordo e chi più lavativo.
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