Notte in bianco per il sindaco di Messina Cateno De Luca che, dopo aver analizzato gli utenti morosi di AMAM si è recato in un noto hotel della città per tagliare l’acqua alla struttura, come annunciato nelle scorse ore.
Ma le cose non sono andate esattamente come da programma e il Primo Cittadino ha voluto raccontare quanto accaduto sui social, esordendo severo: «Quando viene AMAM a tagliare o ridurre l’erogazione dell’acqua è inutile che chiamiate le forze dell’ordine perché significa denuncia per resistenza alla legittima azione della pubblica amministrazione».
Insomma, in poche parole, il Sindaco di Messina ha affermato di essersi recato presso un noto albergo della città dello Stretto insieme ai tecnici di AMAM, ma lì l’accoglienza ricevuta non è stata delle migliori: «Ci siamo recati presso la struttura per staccare l’acqua visto che l’hotel in questione deve all’Azienda circa 170 mila euro – ha raccontato De Luca. Questo ha chiamato gli avvocati e ha minacciato di allertare anche i Carabinieri. Noi stavamo chiamando la Polizia Municipale, il comandante Giardina».
Ma questo “siparietto” – così lo ha chiamato il Primo Cittadino – non ha avuto una sua conclusione nella mattinata di oggi. Oggi pomeriggio, infatti, ci sarà un ulteriore incontro tra i responsabili dell’hotel e l’Amministrazione presso la sede di AMAM: «Non gli abbiamo staccato l’acqua stamattina – ha chiarito De Luca – perché pomeriggio li aspettiamo in ufficio. O portano subito 40 mila euro (cioè il 25% del debito che hanno con l’AMAM) e sottoscrivono la rateizzazione, oppure domani mattina vado io personalmente a tagliare l’acqua alla struttura».
Insomma, la vicenda è ancora in divenire, e il racconto appare quasi come un avvertimento più generale: «Se non pagate, l’acqua come ve la porto h24 ovunque? Non usate alibi» conclude, infatti, De Luca.
Discorso, quello del pagare tutti per pagare meno e avere un servizio più efficiente già affrontato nei giorni scorsi e che si ricollega alla necessità di estinguere i debiti contratti da AMAM con altre aziende: «Abbiamo un resoconto, risultato delle analisi sui morosi di queste ore – aveva spiegato infatti il Sindaco – che ci consentirebbe di onorare tutta la rateizzazione che abbiamo definito noi con le società che erogano energia elettrica. L’AMAM aveva circa 50 milioni di euro di debiti con le varie compagnie perché ne usava una, poi non pagava e si rivolgeva altrove. Tutto questo ha comportato che siamo in regime di salvaguardia e paghiamo circa 1 milione e 200 mila euro l’anno di costo di energia in più rispetto a un normale utente, perché siamo super morosi».
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