All’alba il messaggio della Tirrenoambiente è stato chiaro: “Messina resta fuori”. Autocompattatori e autotreni della MessinAmbiente sono zeppi di rifiuti raccolti nella notte e trasportati alle 3 a Mazzarrà Sant’Andrea ma come annunciato dalla società che gestisce il sito cancelli chiusi per il capoluogo.
“Gli operai mi hanno riferito – ha detto il commissario della MessinAmbiente Armando Di Maria – di aver trovato la scritta Messina resta fuori, devo capire se hanno appeso un cartello o gli è stato riferito a voce, ho lasciato gli autotreni con i rifiuti a Mazzarrà, vedremo cosa succederà più tardi”.
Alle 10 incontro in prefettura, il primo, mentre anche a Palazzo Zanca si terranno altre riunioni. La Tirrenoambiente pretende il pagamento dei debiti arretrati da Comune e Ato3 pari a oltre 20 milioni di euro, anche per la realizzazione dell’impianto di biostabilizzazione. Smaltimento fermo, dunque e di conseguenza anche la raccolta. L’emergenza, se non cambieranno le cose, si vedrà già da domani mattina. E mancano tre giorni al ferragosto quando le strade potrebbero essere già “invase” dai sacchetti.
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