Messina. Nuovo colpo di scena nella campagna elettorale che delle amministrative 2018. Passano da quattro a tre gli assessori di Gaetano Sciacca. Cristina Rossitto, infatti, assessore designato alle Politiche Sociali ha deciso di lasciare la squadra del candidato sindaco pentastellato e di passare nel centrodestra.
«Assistiamo ancora una volta a un episodio becero, figlio di un modo malato di intendere la politica. L’ennesima dimostrazione di quanto, per molti, gli interessi personali siano molto più importanti della propria integrità morale» ha dichiarato Gaetana Sciacca, commentando la decisione di Cristina Rossitto di rinunciare al suo incarico. «È un fatto che se da un lato ci lascia amareggiati, dall’altro ci rende ancora più forti. Noi non facciamo giochetti e non prendiamo in giro gli elettori per il nostro tornaconto, perché abbiamo estremo rispetto della politica e soprattutto dei cittadini».
«Sia con Cristina Rossitto che con altri esponenti politici – prosegue il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle – avevamo intrapreso un percorso di dialogo, nella massima trasparenza. Purtroppo, il rigore che contraddistingue il nostro progetto politico non è un valore condiviso da tutti. In una città che per decenni è stata alla mercé di inciuci, voti di scambio e interessi sporchi, ancora una volta siamo costretti, nostro malgrado, ad assistere a virate improvvise e cambi di casacca che mortificano l’intelligenza degli elettori. A Cristina Rossitto auguriamo buona fortuna, consapevoli del fatto che la sua destinazione è sicuramente più consona ai valori di serietà e coerenza che ha dimostrato».
Parole dure, che testimoniano quanto questa decisione abbia rappresentato una sgradita sorpresa per il candidato sindaco, che appena 5 giorni fa aveva presentato con grande orgoglio la sua squadra di assessori, tra cui anche Cristina Rossitto.
«Messina – conclude Gaetano Sciacca – ha bisogno di una vera svolta culturale ed etica, che di certo non può essere garantita da chi questa città ha contribuito ad affossarla per vent’anni: vecchi distruttori che si celano dietro paladini del cambiamento. Noi andiamo avanti con le nostre idee, con l’appoggio della gente, con i valori che ci contraddistinguono, nella ferma convinzione che i cittadini siano troppo esausti per farsi prendere nuovamente per i fondelli da una politica che ha fatto solo disastri, malgrado le loro innumerevoli liste e i tanti candidati usati come carne da macello».
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