Pippo Trischitta: «Messina deve essere la Signora della Sicilia»

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Messina. Pippo Trischitta tra i quartieri della città per confrontarsi con i cittadini e raccogliere riscontri dai commercianti. Illustrato un nuovo punto del suo programma elettorale: riqualificare l’immagine della città.

Il candidato sindaco, sostenuto dalle liste civiche “Messina Splendida” e “Noi per Messina”, prosegue il suo tour per raccontare qual è il suo progetto per la città dello Stretto: «Tra le problematiche che raccolgo dai cittadini – dice Pippo Trischitta – una ricorrente è la mancanza di vivibilità. Messina è una bella signora, ma trasandata e mal vestita. Questo grazie allo stato di incuria e abbandono di strade, ville comunali e spazi di ogni genere».

«Pensate alle migliaia di turisti che sbarcano ogni anno – prosegue Trischitta – portano con sé nei loro Paesi un ricordo pessimo di questa città e diffondono nel mondo questa idea. Per non parlare di noi stessi che qui viviamo e che dobbiamo subire la vergogna di essere circondati da una totale mancanza di bellezza e pulizia. Basti pensare alle aiuole incolte, agli arredi vetusti come i video totem, installazioni artistiche che dovevano essere temporanee ormai consunte o oggetto di atti vandalici, panchine, lampioni, dissuasori e quant’altro sia inutilizzato. Bisogna, dunque, eliminare tutto questo e, dove è necessario, sostituirlo».

Altro punto del programma di Trischitta prevede, quindi, di riorganizzare e potenziare le collaborazioni con associazioni di volontari e scuole per immaginare una gestione partecipata delle aree verdi. «Certamente – precisa Trischitta – la collaborazione con realtà di volontariato o studenti va intesa come valore aggiunto agli obblighi di manutenzione, comunque dovuti dall’Amministrazione Comunale che è prima responsabile del decoro della città. Un altro sistema – aggiunge – è quello delle donazioni di opere artistiche, con una selezione operata da una giuria di esperti, per un progetto museale all’aperto».

«È sotto gli occhi di tutti lo stato in cui si trovano le nostre ville comunali. Eppure basterebbe poco per renderle belle e funzionali per una passeggiata o per passare delle ore di svago, per le persone di tutte le età».

Per la gestione ordinaria che permetterebbe il mantenimento della pulizia, Pippo Trischitta ha un’idea: «Le ville cittadine devono essere curate e gestite da titolari di attività commerciali, autorizzati ad aprire un punto di ristoro, come bar, pizzerie, ecc.. La selezione deve avvenire con un bando pubblico e l’esercente deve impegnarsi a mantenere standard stabiliti per poter mantenere la convenzione con il Comune. Messina – conclude – è come una bella donna e come tale deve presentarsi per essere la Signora della Sicilia».

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