Amministrative 2018. «Un esercito di inconsapevoli manovrato dai soliti personaggi noti» così Gaetano Sciacca, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, ha definito i 1.700 cittadini messinesi che, tra Consiglio Comunale e circoscrizioni, si sono presentati per la corsa elettorale del prossimo 10 giugno.
Che questa battaglia elettorale sia abbastanza “affollata” lo dicono i numeri: alla chiusura delle liste se ne potevano contare 29 comprendenti 928 candidati solo al Consiglio Comunale. Questo, quindi, senza prendere in considerazione i numeri delle circoscrizioni. Ma ciò su cui punta l’attenzione Gaetano Sciacca, a pochi giorni dall’incontro messinese con il leader del Movimento Luigi di Di Maio, sono le motivazioni che avrebbero spinto tanti suoi concittadini a candidarsi.
Non la passione politica, ma per lo più l’inconsapevolezza, sotto la guida dei “soliti personaggi noti”: è questo l’elemento comune che, secondo l’esponente del M5S, avrebbe portato molti a concorrere alle prossime amministrative. Per il candidato pentastellato è arrivato il momento di dire “basta”: «Il voto del 10 giugno è fondamentale – ha spiegato in una nota – per dimostrare che noi messinesi non baratteremo mai più il nostro futuro per una busta della spesa».
«Siamo stufi delle grandi accozzaglie e della logica del “candida tutti” – ha concluso Sciacca. È un meccanismo perverso che, con l’inganno, continua a mortificare la politica e la sacralità delle istituzioni».
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Qualcuno gli ricordi che la candidata a sindaco del Movimento 5 stelle di 5 anni fa diceva che non si presentavano ai quartieri perché illegali. Cambiato idea?
Semplicemente 5 anni fa non avevano abbastanza candidati per i quartieri. Non credo ci sia alcun regolamento che lo impedisca. Ma ci ricordiamo tutti come andò la campagna elettorale dei M5S nel 2013, pochissima propaganda, qualche uscita infelice della candidata e poi nessuno sostegno tanto che molti pentastellati preferirono votare Accorinti (fortunatamente, secondo me).