Amministrative 2018, Messina. Il botta e risposta sul presunto nuovo “inciucio” acclamato da Cateno De Luca trova il suo epilogo, almeno per adesso, nella replica decisa di Dino Bramanti. Il candidato, sostenuto in questa campagna elettorale dalla coalizione di centrodestra, non solo smentisce qualsiasi patto con Antonio Saitta ma, da messinese “innamorato di Messina”, dichiara il più profondo dissenso verso i toni che questa corsa elettorale sta assumendo man mano che ci si avvicina al 10 giugno.
Riportiamo, di seguito, integralmente la risposta di Dino Bramanti al botta e risposta iniziato stamattina.
«Premesso che le dichiarazioni rilasciate in mattinata dal dott. Emilio Fragale sono frutto di un’interpretazione evidentemente soggettiva, è bene sottolineare un aspetto che ben esplicita la credibilità dell’Onorevole De Luca: l’idea che il sopracitato dott. Fragale sia “la testa pensante di Bramanti” e il “city manager” in pectore di una mia eventuale amministrazione è l’ennesima trovata cialtronesca destituita di qualsiasi fondamento di cui si è reso protagonista il deputato regionale che aspira a guidare la città di Messina.
Anche oggi i messinesi sono costretti a sorbirsi l’ennesimo, delirante comunicato stampa firmato da Cateno De Luca. Il candidato sindaco, che fa riferimento a un non meglio precisato “inciucio” tra il sottoscritto e il candidato del centrosinistra, Antonio Saitta, prosegue nella sua strategia della “suggestione”, una linea d’azione che rasenta il pittoresco e che fa emergere l’ossessione spregiudicata di un candidato privo di argomentazioni serie e per questo costretto, puntualmente, a ripiegare su forme di becero complottismo e a fare leva su versioni fantascientifiche delle dinamiche politiche.
È francamente spiacevole ritrovarsi ogni giorno costretti a confrontarsi con questo modo d’intendere la politica. Ed è ancora più triste, nel caso in questione, che il protagonista di queste esternazioni stucchevoli sia un rappresentante dell’Assemblea Regionale Siciliana, il più antico parlamento d’Europa. Quanto detto prescinde dalla competizione elettorale: il problema è ben più ampio, perché soggetti politici di questo calibro, che ogni giorno, spinti dall’ossessione del potere, riescono puntualmente a trasformare la nobile sfera della politica in un teatrino di bassa lega, non fanno altro che minare dalle fondamenta il rapporto tra la collettività e le istituzioni. Ma sono proprio i profili – fortunatamente rari – come quello dell’Onorevole De Luca che, paradossalmente, riescono a trasmettermi forza e ostinazione nel credere che la politica debba necessariamente ritrovare la dignità perduta. Servono, le sue costanti, risibili iniziative, a convincermi, ancora una volta, che sia necessaria un’inversione di rotta. Non sappiamo come andrà a finire questa tornata elettorale, ma al di là di tutto, i messinesi, lo dico con assoluta convinzione, non meritano di essere ridicolizzati ogni giorno così. Non è Dino Bramanti candidato sindaco a pensarlo: è Dino Bramanti, cittadino di Messina, nato e cresciuto a Messina, innamorato di Messina».
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