Elezioni. Conclusi i giorni frenetici della raccolta firme per la presentazione delle liste al Comune, Cambiamo Messina dal Basso (Cmdb) illustra all’elettorato il proprio programma attraverso una serie di parole chiave che hanno contraddistinto l’Amministrazione Accorinti in questi 5 anni e che farebbero da guida anche a un’eventuale futura seconda legislatura.
L’elenco è lungo, affonda le proprie radici nel 2013 e si propone come sintesi di una visione condivisa per la città: «Abbiamo il desiderio, e forse anche il dovere etico – ha commentato il movimento – di raccontare alla città una visione condivisa figlia delle nostre assemblee, erede delle nostre sintesi, frutto dell’ascolto delle persone che incontriamo da cinque anni a questa parte».
Si tratta di un programma vasto, che esprime ciò che è stato fatto e ciò su cui si intende puntare per il futuro: dalla partecipazione democratica, all’attenzione per l’ambiente e per il sociale, alla cura dei beni culturali e paesaggistici.
Ampio spazio viene dato al verde urbano, alle aree abbandonate da recuperare e alla collaborazione degli abitanti nella riqualificazione della città. Per quel che riguarda l’ambiente, in particolare, si punta su una mobilità sostenibile (potenziamento del trasporto pubblico, car sharing, bike sharing), su un’urbanistica che impedisca nuove cementificazioni e speculazioni edilizie e sul potenziamento della strategia Rifiuti Zero, da attuare attraverso l’aumento della raccolta differenziata, l’educazione al riuso e al riciclo, e l’utilizzo di energie sostenibili.
Un’attenzione di rilievo viene data anche al tema del benessere degli animali, per cui si prevedono, tra le altre cose, la creazione di un Ufficio per i diritti degli animali, un’incentivazione all’adozione di cani e gatti, una maggiore attenzione alla pulizia.
Altro punto chiave del programma è la cultura, con uno sguardo rivolto alla cura dei beni cittadini, ai diritti di studenti e docenti, e quindi al tema dell’istruzione. Tra le proposte figurano l’istituzione di un “assessorato al centro storico” e la creazione di nuove agenzie educative sul territorio, dalle biblioteche agli spazi espositivi.
E ancora, parole chiave del programma – visualizzabile più nel dettaglio sul sito del movimento Cambiamo Messina dal Basso – sono: diritto alla casa, pari opportunità, bilancio partecipativo, servizi pubblici e beni comuni.
«Siamo consapevoli che tutti questi progetti hanno a che fare con la politica istituzionale, ma ne travalicano i confini riguardando la vita quotidiana di ciascuno di noi – ha concluso il movimento. Per questo ci impegniamo a restare in ascolto, a perorare queste cause nelle sedi istituzionali e a fare battaglie culturali nei luoghi e negli spazi della nostra vita di ogni giorno, sapendo che la democrazia rappresentativa richiede il nostro impegno quotidiano. Ma sapendo anche che la democrazia realmente partecipativa, quella profonda e a portata di tutte e tutti, resterà sempre la nostra sfida, il nostro sforzo e il nostro orizzonte».
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