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Indagini sulla morte del prof. Giuseppe Longo: autopsia sul suo corpo

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tribunale-messina 1Sul decesso del professore Giuseppe Longo, morto sabato notte nella sua abitazione di Mortelle, la magistratura vuol vederci chiaro ed ha disposto l’autopsia sul corpo del medico gastroenterologo del quale 15 anni fa si occuparono le cronache cittadine. L’esame autoptico è stato effettuato dal medico legale Alessio Asmundo, che a breve relazionerà il magistrato sulle effetive cause del decesso. IL certificato medico post-mortem pare attestasse un infarto, ma avanza l’ipotesi che il medico abbia scelto di togliersi la vita.
IL professore Giuseppe Longo, amareggiato, aveva scritto alla Gazzetta del Sud, come riportato dallo stesso quotidiano qualche giorno fa:
“Io, finito per 15 anni nel tritacarne”- scriveva Longo.
“Il 24 giugno 1998 la Gazzetta del Sud pubblicava in prima pagina la mia foto a colori e a caratteri cubitali il titolo “Il prof Peppe Longo arrestato per mafia”. Per anni sono stato oggetto delle vostre “attenzioni” ogni qualvolta un pentito o qualche solerte pubblico ministero rilasciava dichiarazioni su me e sui delitti che mi venivano attribuiti. Dopo soli 15 anni si chiude la mia vicenda giudiziaria, si conferma che la mafia all’Università non c’era. Sono lieto di essere sopravvissuto al tritacarne mediatico-giudiziario e di constatare che il mio nome non fa più notizia”.
Il nome di Longo fece “notizia” per la prima volta nel corso delle indagini scaturite dall’omicidio del prof. Matteo Bottari, assassinato il 15 gennaio 1998. Entrambi erano gastroenterologi al Policlinico. Longo fu indagato nell’ambito dell’inchiesta che seguì l’esecuzione del collega Bottari, ma non fu mai rinviato a giudizio. Fu invece imputato, ma totalmente assolto dall’accusa
di associazione mafiosa e traffico di droga, nel processo Panta Rei, infiltrazioni della ndragheta all’Università di Messina.
Longo era stato indicato come referente locale del capoclan di Africo, Giuseppe Morabito, detto “u Tiradrittu”. Accuse mai provate e sempre respinte dal professore Longo.
Ma per il gastroenterologo, oltre i guai giudiziari, era in serbo anche un rapimento. Nel febbraio 1991 fu sequestrato dalla ‘ndrangheta sull’Aspromonte: riuscì a fuggire dopo pochi giorni. Lo scorso sabato, a soli 64 anni, Giuseppe Longo è morto nella sua casa. La magistratura ha aperto un’inchiesta.

 

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