Foto di auto della polizia di stato in notturna, con le sirene accese

Messina. Donne vittime di violenza. Due misure cautelari eseguite dalla Polizia

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Due casi, entrambi di competenza della Questura di Messina, hanno richiesto l’intervento delle volanti della Polizia di Stato. Due vittime che hanno subito violenza e vissuto attimi di paura per una relazione che ha preso la direzione sbagliata.

I colpevoli, in entrambi i casi, sono stati oggetto di misura cautelare da parte della Polizia. Una disposizione necessaria alla quale si è arrivati grazie alle indagini e alla ricostruzione dei fatti relativi ad entrambe le storie, accomunate da un elemento: un amore malato che degenera in violenza.

Nel primo caso una ragazza, ventenne, lascia il fidanzato, trentenne, ponendo fine ad una relazione che è iniziata circa un anno prima. Inizialmente tutto sembra normale e il ragazzo sembra accettare la fine della storia ma, all’improvviso, la situazione degenera e lui inizia ad assillare telefonicamente l’ex-fidanzata. Messaggi, purtroppo, spesso caratterizzati da minacce e insulti. Passa poi a seguirla, a presentarsi nei luoghi che lei generalmente frequenta. Decide, anche, di avvicinare amici e parenti di lei perché la convincano a tornare sui suoi passi. Lei non vuole ripensarci e il ragazzo reagisce con ulteriore rabbia: inizialmente tirando pietre contro la finestra di casa della donna e poi, in un ultimo episodio, la raggiunge, la spinge contro un muro e la minaccia con un coltello.

Tenore differente ma, decisamente, non meno grave per il secondo caso di violenza che si consuma invece tra le mura domestiche. Lui, 44enne, non risparmia ripetutamente spinte, pugni e calci alla convivente, 49enne. Arriva a lanciarle contro oggetti minacciandola di morte, promettendole di romperle le gambe e di fargliela pagare. Si rifiuta di lasciare la casa e durante l’ultimo litigio, la aggredisce e pretende di essere pagato per andare via.

La stessa misura cautelare è stata disposta per entrambi gli uomini autori di queste violenze: non potranno più avvicinare le vittime fisicamente, né tantomeno attraverso telefono o social network. Divieto assoluto anche per i luoghi abitualmente frequentati dalle ex compagne. Ci si augura che questa misura cautelare possa farli desistere da ulteriori violenze e, una volta per tutte, ridare serenità alle due donne.

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  1. Come già più volte avvenuto, i violenti diventano ancora più violenti qundo la vittima si rivolge alle autorità competenti. Inutile vietare a questi energumeni violenti di non avvicinarsi, lo faranno lo stesso e con maggiore violenza fino al punto di uccidere.Bisogna metterli subito in carcere e buttare le chiavi per qualche anno così avranno il tempo di rassenerarsi con la mente ed il corpo.

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