Il manifesto Territorio Zero è stato presentato il 30 Maggio nella sede del MoVimento 5 Stelle di Messina. All’evento era presente l’autore Angelo Consoli, Presidente del Cetri-Tires Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale.
Nell’introdurre la manifestazione, Valentina Zafarana, eletta messinese all’Ars ha ricordato come, sotto l’impulso del M5S, sia iniziato un processo di revisione del Piano Energetico Ambientale Regionale (Pears) che mira alla decarbonizzazione della Sicilia creando le filiere energetiche per le tecnologie solari del futuro sul territorio della Regione. Questo piano prevede un forum pubblico che coinvolgerà tutta la società civile e i cittadini con quattro conferenze tematiche sulle cui proposte i cittadini verranno chiamati a consultazione attraverso un processo partecipativo che prevede una discussione sul web e negli spazi cittadini a contatto con le persone.
Si tratta di un processo ispirato alle proposte del Fred (Forum Regionale per l’Energia Distribuita), che è unico nel suo genere e che applica anche a Messina i principi della Convenzione di Aarhus per l’accesso dei cittadini alle informazioni e i processi decisionali in materia energetica e ambientale.
Angelo Consoli ha ricordato che Territorio Zero mette in sinergia le visioni di tre grandi pensatori del nostro tempo, Carlo Petrini, Paul Connett e Jeremy Rifkin (di cui egli dirige l’ufficio di Bruxelles) per una nuova idea di società che, mirando a azzerare l’entropia dei processi produttivi e energetici, rivoluziona positivamente il rapporto fra i cittadini e le risorse naturali presenti sul territorio e crea una infrastruttura energetica solare, dunque pulita e dai costi contenuti
«Per troppo tempo siamo stati abituati a pensare che l’inquinamento, gli inceneritori, l’abbandono delle campagne, il dissesto idrogeologico e tutto il devastante impatto sui nostri territori del modello energetico e di sfrenato consumismo della seconda rivoluzione industriale siano un prezzo inevitabile da pagare al progresso — ha continuato Angelo Consoli — “Territorio Zero” ci dice che non é così, e propone uno scenario che data la sua alta intensità occupazionale e il protagonismo conferito a pmi, enti locali, cittadini e organizzazioni della società civile, si declina anche come “disoccupazione zero”, “speculazione zero”, “malattia zero” e “mafia zero”».
E infine, la candidata Portavoce Sindaco Maria Cristina Saija, ha annunciato “Messina Zero”, un programma che mira a liberare risorse pari a milioni di euro attraverso il risparmio energetico, conformemente alle normative europee (Patto dei Sindaci, e pacchetto clima energia) creando migliaia di posti di lavoro nell’efficienza energetica degli edifici e del sistema dei trasporti pubblici e privati, delle infrastrutture logistiche e industriali. L’esperienza dei comuni virtuosi che hanno applicato queste strategie (come Friburgo, Goteborg, Capannori, Prato allo Stelvio e molti altri) dimostra che le risorse così liberate potranno essere indirizzate verso l’innovazione d’impresa, il sostegno alle famiglie, al reddito cittadinanza attiva, all’assistenza all’infanzia e agli anziani, fornendo un ulteriore risparmio alla cittadinanza attiva.
«Per trasferire le strategie di Territorio Zero a Messina” — ha continuato la candidata Saija — costituiremo una task-force con tre gruppi di lavoro, (energia, rifiuti e filiere locali) guidate da differenti candidati particolarmente esperti nei tre campi e coordinati da me che avvieranno il programma “Zero” nei primi 100 giorni della nuova giunta secondo un calendario scadenzato a breve, medio, e lungo termine che avrà obiettivi misurabili sul cui raggiungimento la nostra amministrazione vuole chiamare gli elettori a giudicarla».
«Messina Zero garantirà anche una occupazione stabile e legata al territorio, ed una maggiore valorizzazione delle risorse turistiche di una delle zone del mondo a più alta densità di attrazioni e risorse turistiche che uno sviluppo ecologico e rispettoso delle risorse naturali. In questo senso è necessario aderire al Patto dei Sindaci e al Patto delle Isole ma anche sviluppare tutte le tecnologie, dal fotovoltaico di nuova generazione, all’idrogeno, alle reti intelligenti o smart grid, sfruttando anche l’informatica per ottenere la maggiore efficienza nell’uso di energie rinnovabili e pulite per le quali proprio a Messina c’è una delle massime eccellenze europee, l’Istituto Itae Nicola Giordano del Cnr». «Naturalmente tutto questo necessita anche di un piano regionale per la riconversione industriale e energetica e la riqualificazione professionale ai mestieri della nuova energia — ha ricordato Valentina Zafarana». Maria Cristina Saija ha aggiunto invece che «bisogna garantire agli operatori dell’energia rinnovabile distribuita procedure meno burocratiche e ai cittadini accesso al credito. Il M5S di Messina, con il programma Messina Zero è già pronto a fare la sua parte per garantire che il nostro territorio non sia tagliato fuori da un futuro di Terza Rivoluzione industriale ed imprigionato in un passato fossile e depresso».
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