Con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni nei confronti di una 14enne, il Gup di Barcellona, Fabio Gugliotta, ha condannato, con il rito abbreviato, a 3 anni e mezzo di reclusione, Salvatore Nanìa, autista di un minibus.
I fatti risalgono a febbraio scorso, quando la ragazzina, sola con Nania sul mezzo di trasporto, condotta in una zona isolata, fu da questi palpeggiata e, a seguito delle sue resistenze che lo costrinsero a desistere, fu minacciata se avesse raccontato a qualcuno l’accaduto.
La minorenne, stravolta, una volta in classe, disse ad una compagnetta quello che aveva subìto. L’amica le suggerì di raccontarlo all’insegnante e poco dopo scattò la denuncia alla Polizia. Alla denuncia seguirono le indagini e l’arresto dell’uomo.
Quattro mesi dopo la condanna per Salvatore Nanìa.
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Trattiamoli come fanno giustamente nelle carceri normali straniere, facendoli lavorare con i loro diritti, ma i familiari devono interessarsi in tutto e per tutto al mantenimento del loro caro detenuto, della loro permanenza nel villaggio vacanze statale. Risolveremmo il problema del mantenimento e la cosa più importante la certezza della pena per la giustizia delle vittime che escono sempre perdenti. Dimenticavo il guadagno, se così possiamo chiamarlo, andrebbe tutto alle spese e al risarcimento delle vittime.