Il Partito Democratico chiama a raccolta i propri elettori per scegliere il nuovo segretario nazionale. Una lotta a tre, dove l’ex Premier, Matteo Renzi, recita il ruolo di grande favorito, ma attenzione al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che ha il compito di fare del Pd un partito plurale e non appiattito sulle posizioni di un segretario che può contare su una maggioranza schiacciante.
A sparigliare le carte ci prova Michele Emiliano, ex sindaco di Bari e attuale Governatore della Regione Puglia. A Messina, come in tutta Italia, seggi aperti dalle 8 alle 20, in città sono stati allestiti sei gazebo, uno per ogni circoscrizione: ex circolo Pd a Briga Marina SS 114, angolo via Minissale sulla SS 114, Parrocchia Santa Maria del Gesù in via Catania a Provinciale, piazza Cairoli, piazza Castronovo e sede della VI Circoscrizione.
Per esprimere il proprio voto non occorre essere tesserati al partito, chi si presenta sarà poi inserito in un elenco dei potenziali elettori. A poche ore dall’apertura i seggi sono stati presi d’assalto, molti cittadini si sono messi in fila per esprimere il proprio voto e, per il momento, tutto sta filando liscio anche grazie all’impegno degli iscritti che consegnano la scheda e registrano i nomi dei votanti.
Un banco di prova anche per il Pd messinese, ancora alle prese con un tortuoso post-Genovese e con un commissariamento che ha creato qualche spaccatura. Grande affluenza in città, dove alle 13 il dato dei votanti ha toccato quota 1500.
Soddisfatto l’esponente del comitato “Messina con Renzi”, Francesco Palano Quero: “Questa giornata dimostra che il Pd a Messina è ancora vivo, anzi siamo l’unica forza politica radicata sul territorio. I dirigenti nazionali e locali passano, il partito rimane ed è un patrimonio degli elettori ma credo dell’intera politica nazionale. Sta a noi farlo crescere, dobbiamo costruire una struttura solida a partire dai circoli e questo sarà il nostro obiettivo già a partire da domani”.
Più polemico Armando Hyerace, rappresentante del comitato “Messina con Orlando”: “C’è una buona affluenza, in linea con il passato, ma ciò che mi rende perplesso è che non vedo molti giovani. Il partito sulle nuove generazioni deve recuperare terreno, dobbiamo dare risposte ai liberi professionisti, a chi ha una laurea in mano ma non riesce a trovare lavoro o se lo trova viene sfruttato e sottopagato”.
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