A quasi otto anni di distanza dalla tragica alluvione del 1 ottobre 2009, non sono ancora stati completati gli interventi di mezza in sicurezza dei luoghi invasi dal fango. In particolare, sarebbero ancora in standby i lavori nel torrente Racinazzi di Scaletta Zanclea.
Lo segnala il deputato del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, in una interrogazione indirizzata al governo. “La messa in sicurezza del Torrente Racinazzi era una delle priorità degli interventi – spiega D’Uva – in quanto si tratta di un’area che, ad ogni evento piovoso, diviene accumulo di terriccio e detriti, con gravi pericoli per l’incolumità dei cittadini che quotidianamente vi transitano. Quando l’ex Premier Renzi è arrivato nella città di Messina per la firma del Patto ha elencato una serie di interventi previsti, tra cui anche la riqualificazione di aree a forte rischio idrogeologico”.
Sulla base della sottoscrizione del Patto, il deputato ha pertanto chiesto al Governo se in questo ambito siano previste opere per la messa in sicurezza delle zone colpite dall’alluvione del 2009. “E’ assurdo che dopo così tanto tempo – conclude D’Uva – i cittadini continuino ad aspettare per interventi urgenti sul loro territorio. Sembra che le morti per le ‘tragedie annunciate’ non bastino mai come insegnamento”.
(125)