Il Comune di Mistretta al centro di un blitz, effettuato stamattina dai Carabinieri nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Patti. I militari dell’Arma si sono recati al Municipio, sequestrando decine di faldoni contenenti tutta la documentazione sulla gestione dei fondi rustici di proprietà dell’ ente, relativa agli ultimi anni.
Si tratta di materia particolarmente spinosa, che recentemente ha visto i diversi schieramenti politici scontrarsi a causa della mancata approvazione del relativo regolamento comunale.
I Carabinieri, dopo una prima fase di indagini, hanno sentito alcuni esponenti del gruppo consigliare di maggioranza da cui sarebbero emersi presunti abusi e omissioni commessi dall’Amministrazione comunale in carica. Oggi il sequestro di tutta la documentazione per accertare se la gestione dei terreni sia stata trasparente ed imparziale.
Le indagini, in particolare, oltre a verificare se vi siano stati abusi od omissioni nella conduzione del patrimonio comunale, hanno l’obiettivo di stabilire se i fondi rustici, anche attraverso prestanome, o subentri, siano entrati nella disponibilità della cosiddetta “mafia dei pascoli”, associazione a delinquere che il protocollo “Antoci”, adottato dal Comune, si prefigge di contrastare.
Infine, sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri, numerosi fascicoli aziendali, per verificare se la gestione presumibilmente poco trasparente dell’Amministrazione mistrettese, abbia dato luogo ad indebite percezioni di di contributi pubblici della comunità europea, erogati tramite Ag.E.A., e a quanto ammonterebbero i finanziamenti ottenuti.
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