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Il Mis: “L’Eurobunker di Messina può salvare il bilancio regionale”

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eurobunkerA Filicudi, nelle Isole Eolie, in provincia di Messina, il prezzo della benzina ha raggiunto i 2,35 euro al litro, conquistando il poco ambito primato del carburante più caro d’Italia, al punto che turisti e isolani hanno dato vita ad una protesta, presentando una interrogazione al sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, nella quale si lamenta come “l’importo di 2,35 euro risulti essere maggiorato rispetto al prezzo praticato e autorizzato nelle altre isole”.

Sul versante sindacale la Cisl denuncia in particolare il “caso eclatante” dell’aumento della tassazione sugli idrocarburi, perché il raddoppio della tassa sull’estrazione e la produzione, nel contesto di una pesante crisi, genera “effetti devastanti”. In pratica, sottolinea la Cisl “si scoraggiano investimenti e investitori di cui la Sicilia ha bisogno come l’aria”.

“Ma sanno, i deputati regionali, che il settore degli idrocarburi rappresenta il 75% della produzione industriale regionale e l’80 dell’export dell’Isola?” “Quello delle energie alternative afferma Mimmo Mòllica – portavoce del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia e coordinatore messinese – torna come sempre a costituire una voce portante nell’agenda siciliana dello sviluppo e nel bilancio stesso della Regione Siciliana.”

“Ma vi è un’altra faccenda della quale non si parla – fa presente Mimmo Mòllica – che stenta a trovare spazio nel dibattito politico, fino a farsi scandaloso il silenzio calato ormai da tempo attorno alla questione dell’Eurobunker di Messina, una struttura al momento ‘congelata’, nella zona falcata di Messina, proprio accanto alla base militare di Maresicilia, attivando la quale, la Sicilia potrebbe abbattere notevolmente i costi del carburante e scrivere una importante voce attiva nel bilancio della Regione Siciliana (non soltanto della città di Messina)”.

“Una risorsa nascosta per la nostra Regione e per la stessa Messina, della cui esistenza desideriamo portare a conoscenza l’opinione pubblica e richiamare l’attenzione del presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta” – afferma il presidente del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, Salvo Musumeci, ieri a Messina assieme a Mòllica per un sopralluogo agli impianti dell’Eurobunker, ma pure per incontrare i candidati alle prossime elezioni comunali a Messina.

Considerato che ogni autobotte trasporta 36.000 litri di gasolio, considerato che solamente l’AST e le altre società di trasporto pubblico in Sicilia consumano circa 720 mila litri di gasolio da autotrazione, per un importo calcolato al 2012 di 60.000 euro per ogni autobotte, se il prodotto venisse caricato all’Eurobunker di Messina, le accise di competenza della Regione Siciliana,  in base al DPR  n. 1074 del 26/07/1965 (Statuto speciale della Regione Siciliana) ammonterebbero a 22.200 euro per ogni autobotte.

Come dire che in un anno commerciale le sole accise relative al consumo di gasolio per autotrazione caricato all’Eurobunker di Messina, da parte dell’AST ed altre autolinee siciliane, ammonterebbero a 133.200.000 euro. Si tenga conto che la Regione Siciliana è finanziatrice dell’AST e delle altre autolinee di servizio pubblico e che le stesse sono creditrici dei rimborsi di competenza della Regione.

“Ne consegue che la Regione Siciliana subisce una perdita secca di 133.200.000 euro. – fa presente Mimmo Mòllica –  Ciò a causa del mancato introito delle accise derivanti dal consumo di gasolio di provenienza extra CEE. Somma che con la crisi che affligge il bilancio della Regione Sicilia non sarebbe certo da disprezzare, né lo sarebbe l’opportunità di abbattere i costi del carburante”.

Attualmente le Autolinee Siciliane consumano gasolio proveniente dalle varie raffinerie e depositi costieri siciliani, dove per legge doganale vige l’obbligo di applicare il codice doganale 125, che destina interamente le accise e l’Iva allo Stato centrale italiano, anziché applicare il codice doganale 127, che destina – invece – le accise interamente alla Regione Siciliana e solo l’Iva allo Stato. Il codice doganale 127,  che destina le accise interamente alla Regione Siciliana è stato applicato dall’Eurobunker di Messina sin dal 1986, quando l’impianto messinese della zona falcata venne rilevato dal gruppo Di Battista, avendo questo sempre nazionalizzato solo carburante di provenienza extra CEE.

I conteggi fatti sulla base dei consumi delle autolinee e delle autobotti destinate ai vari depositi commerciali di carburante sparsi in tutta la Sicilia e nella vicina Calabria, cantieri edili, industrie varie, consentono di calcolare 300 autobotti al giorno, le cui accise annualmente andrebbero alla Regione Siciliana, che introiterebbe 3.131.000 euro l’anno.

“Ma l’Eurobunker – afferma Mòllica – è stata costretta a limitare prima e fermare poi l’attività per una serie interminabile di cavilli e cause legali che ne paralizzano l’attività, anche se tali cause si sono sempre risolte a favore dell’Eurobunker. Il più recente, clamoroso esempio è rappresentato dalla sentenza n. 1213/09 del 18/12/2009 con cui il CGA di Palermo ha dato pienamente ragione all’Eurobunker con sentenza inappellabile. Sennonché la Corte Costituzionale ha respinto tutte le istanze della Regione Siciliana, considerando le imposte sui carburanti come ‘imposte di produzione’, spettanti allo Stato, e non come ‘imposte sul consumo’, spettanti alla Regione Siciliana”.

“Il fatto è che le accise così destinate al bilancio della Regione Siciliana potrebbero trovare posto non solo nelle casse pubbliche ma concorrere ad abbattere i costi del carburante, i costi di produzione dell’energia, e potrebbero pure servire a ristorare le casse degli stessi autotrasportatori, di industrie, aziende, cittadini, agricoltori, etc.

“A mo’ di esempio – infatti, continua Mòllica – facciamo presente come la Regione Sicilia, una volta incassate le accise sul gasolio agricolo, potrebbe retrocederne una parte agli agricoltori, sotto forma di bonus o agevolazioni. Lo stesso esempio si può applicare ad altre categorie produttive ma pure ai costi di servizi a carico dei cittadini. Per Messina si aprirebbero opportunità di lavoro e la possibilità di far crescere un indotto da non sottovalutare. Messina città delle accise. Esempio di legalità e applicazione dello Statuto speciale della Regione Siciliana.

Il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia si rivolge al presidente della Regione Rosario Crocetta perché dia impulso alla questione, consapevoli che il bilancio regionale potrebbe trovare proprio a Messina una buona parte della soluzione ai problemi che affliggono l’economia regionale, delle imprese e delle persone”.

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