Anche a Messina, come nel resto d’Italia, scatta la psicosi delle matite non indelebili, che altererebbero il risultato del voto referendario, Da qualche ora, un audio, divenuto virale, circola sui social e su whatsapp: lì, una voce d’uomo, non identificato, racconta la propria esperienza di elettore che ha ricevuto una matita non serigrafata dal Ministero dell’Interno, di averlo segnalato al seggio e dai componenti gli sarebbe stato risposto: ” ” Sono queste le matite che ci hanno dato da distribuire”. Dopo aver provato a cancellare – racconta sempre la voce- quanto scritto su un foglio bianco che si era portato dietro, ha avuto prova che la matita non era indelebile. Da qui la nuova segnalazione al presidente del seggio e la consegna di una nuova matita, stavolta serigrafata e dal tratto indelebile.
E questa sarebbe una prova lampante di tentato broglio elettorale, se solo quest’audio avesse una denuncia a seguito, o anche solo fosse possibile dare un’identità al suo autore. Invece è solo un audio anonimo, che probabilmente ha fatto il giro d’Italia. Di Messina sicuro.
Intanto, il Viminale attraverso una nota fa sapere che:
“Le matite cosiddette ‘copiative’ sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”. Il Viminale in media ogni anno ne acquista un certo numero, basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest’anno il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta LUCA srl – aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico – che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, per esempio, quest’anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative”.
Il ministero dell’Interno precisa ancora che le Prefetture “possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte da Faber-Castell almeno da cinque anni”.
In pratica, almeno sin qui si sta cavalcando l’onda della matita non indelebile, ma nulla di accertato. Solo tantissime segnalazioni in tutta Italia. Messina compresa.
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