La “Leopardi” chiuderà per lavori, dove andranno i bambini?

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Non c’è ancora chiarezza circa i lavori di adeguamento antisismico della scuola “Giacomo Leopardi” di Minissale, che ospita 440 alunni distribuiti in 22 aule oltre che ad un centinaio di addetti tra docenti e personale ATA. Il Comune ha stabilito che dal prossimo 7 gennaio fino al 31 maggio, l’istituto dovrà essere chiuso per permettere l’esecuzione dei lavori, con i genitori dei piccoli alunni ancora in attesa di sapere in quale plesso potranno mandare i propri figli a scuola.

Per il consigliere della II circoscrizione Rosario Santoro, il rischio è che si continui a perdere del tempo prezioso senza che il Comune indichi una via alternativa: “Il Comune non ancora ricercato un edificio che possa sopperire a questa situazione di disagio né ha comunicato ufficialmente qualcosa in merito, non solo ha creato allarme la decisione presa dai dirigenti comunali di trasferire le sezioni elettorali per il prossimo referendum nel plesso Policlinico, facendo ritenere che l’edificio sia pericoloso per gli elettori, per un solo giorno, e gli alunni che frequentano quotidianamente la scuola cosa  rischierebbero?Bisogna ricordare che a cavallo degli anni 2015 e 2016 sono stati collocati dei pannelli fotovoltaici per il risparmio energetico aggravando il peso dei tetti dell’edificio.La cosa grave è che l’installazione è stata effettuata dopo che si sapeva del finanziamento elargito da parte della Presidenza del Consiglio per l’adeguamento antisismico.Da non dimenticare lo sfratto definitivo che si avrà al termine dell’anno scolastico corrente  da parte del Policlinico Universitario a cui servono  i propri locali,  il che renderà ancora più insostenibile la situazione.Stante la grave carenza di edifici scolastici siti nella Seconda circoscrizione che non riescono a contenere la numerosa popolazione scolastica, questa carenza è dovuta alla crescita della popolazione nel quartiere per via dei nuovi insediamenti e il non adeguamento delle strutture scolastiche”.

Lo stesso Santoro lancia una provocazione: “Premesso tutto ciò adesso ci si pongono delle domande perché  i carotaggi di verifica della stabilità del plesso il Comune li ha assegnati  ad una ditta privata la Siciltest  per un importo di circa 10.000 euro, essi  non potevano essere  svolti dalla Protezione Civile o dai Vigili del Fuoco che posseggono professionalità valide? Adesso Il Sindaco, gli assessori ed i dirigenti comunali facciano totale chiarezza.Nel caso che il plesso dovesse essere chiuso, visto che non ci sono nel territorio alternative valide, lancio l’idea “provocazione” di effettuare il trasferimento della scuola negli edifici del XXIV Artiglieria Aosta, prima che venga occupato dagli immigrati che vengono sempre più numerosi in città ed il Sindaco e le altre autorità chiedono edifici per ospitarli, prima i bambini poi gli immigrati,  a parte il fatto che data la vicinanza alla scuola allevierebbe i disagi di tutti”.

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