Si sono vissuti attimi di paura ieri pomeriggio a bordo di un tram, intorno alle 15.30 il conducente è stato colto da malore mentre era alla guida del cityway.
A.R. 52 anni ha avuto il tempo di fermare la corsa del mezzo all’altezza di piazza della Repubblica, avvisare l’Atm e chiamare i soccorsi. Quando il personale del 118 è giunto sul posto, il conducente era a terra con un infarto in corso. L’uomo è stato immediatamente trasportato in ospedale ed operato d’urgenza. Fortunatamente l’intervento è riuscito e il dipendente Atm non è più in pericolo di vita.
A rendere nota la vicenda è il segretario dell’Orsa Mariano Massaro, che sottolinea come l’autista che ha subito il malore risulti tra i firmatari di un esposto cautelativo che molti conducenti hanno indirizzato all’Ispettorato del Lavoro, all’Asp 5 e alla Procura della Repubblica per denunciare l’insano ambiente di lavoro in cui sono stati costretti ad operare nella stagione estiva.
“Quanto accaduto – precisa Massaro – è solo il più eclatante di una serie di eventi simili che l’Orsa ha denunciato il 22 luglio scorso rivolgendosi all’Asp di Messina, all’Ispettorato del Lavoro, al sindaco Accorinti e al direttore dell’Atm Giovanni Foti, senza ottenere la minima attenzione da parte delle istituzioni interpellate. Nessuno può asserire con certezza che l’evento patito da A.R. sia direttamente correlato allo stress accumulato nell’ambiente di lavoro, ma un’azienda responsabile ha il dovere di prendere i dovuti provvedimenti se le Organizzazioni Sindacali denunciano, con insistenza, una sequenza di disagi e malesseri fisici accusati da lavoratori soggetti a tecnopatia, specie se coincidenti con l’incremento dell’orario di lavoro, con lo straordinario obbligatorio per mancanza di personale (vedi e con l’ambiente di lavoro reso invivibile dalle disfunzioni agli impianti per il mantenimento del microclima. Paradossalmente gli interventi della direzione aziendale si riassumono in una sequela di autoritari provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori che hanno avuto il coraggio della denuncia”.
Il sindacato augura all’autista una pronta guarigione, e nell’occasione “conferma l’impegno a proseguire la lotta per la garanzia dei diritti dei lavoratori, tacitamente compressi da un’azienda che, dietro la propaganda di un falso risanamento, opera con dinamiche ritorsive nei confronti dei dipendenti esponendo a rischio anche la sicurezza dell’utenza”.
Andrea Castorina
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