La costituzione di una nuova CTA convenzionata a Messina, una comunità terapeutica assistenziale per la salute mentale, secondo la Uil-Fpl e ANAAO-ASSOMED sarebbe solo un doppione di quella già presente e soprattutto superflua, a fronte di un numero più basso di richieste rispetto all’offerta disponibile.
A chiedere spiegazioni sulla la realizzazione della nuova struttura Pippo Calapai e Mario Macrì, rispettivamente segretario generale e responsabile dell’Area Medica della Uil-Fpl e Pietro Pata, segretario regionale di ANAAO-ASSOMED, che hanno scritto una lettera al direttore generale dell’Asp Gaetano Sirna.
“Mentre da un lato si tagliano posti letto pubblici – sostengono i sindacalisti – dal’altro si favoriscono interventi molto onerosi e superflui degli imprenditori privati, specie nel campo della salute mentale”.
“Su una popolazione messinese di circa 642 mila abitanti – scrivono – gli standard residenziali psichiatrici prevedono 193 posti letto a fronte degli attuali 184. Attualmente però per tale settore non ci sono liste d’attesa, anzi sono presenti oltre 20 posti letto liberi che potrebbero essere utilizzati all’occorrenza”.
Uil-Fpl e ANAAO-ASSOMED si chiedono dunque per quale motivo sia stata approvata la costituzione di una nuova Cta a Messina che comporterà un esborso di spesa pari a 1,4 milioni di euro all’anno. “Perché tutta questa fretta – chiedono i sindacati – da parte dell’Assessore regionale alla Salute e dell’Asp di Messina per l’apertura di un’altra Cta convenzionata? Non sarebbe il caso di autorizzare la realizzazione di strutture residenziali per soggetti con altri disturbi, invece di creare dei doppioni?”.
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