Sentenza d’appello nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta che nel 2007 sconvolse la facoltà di Veterinaria, relativo a concorsi truccati e la gestione dei fondi regionali stanziati per il progetto Lipin.
Il processo di secondo grado si e’ concluso con prescrizioni e sconti di pena. I giudici hanno dichiarato la prescrizioni per due capi d’imputazione per l’ex rettore Franco Tomasello riducendo la pena a 2 anni e 6 mesi ( in primo grado era stato condannato a 3 anni e 6 mesi). Prescrizione e pena ridotta anche per l’ex preside della facolta’ di Veterinaria, Battesimo Macri’, condannato a 3 anni, contro i 5 anni e 4 mesi del primo grado. Le altre condanne: 2 anni e 6 mesi per Antonio Pugliese, 4 anni per Giuseppe Piedimonte, 2 anni e 7 mesi per Stefano Augliera. Dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione per: Salvatore Giannetto, Giovanni Germanà, Pier Paolo Niutta, Antonina Zanghì e Santo Cristarella.
L’inchiesta che, oltre l’ex rettore, vide indagate altre 24 persone , tra docenti e funzionari dell’Università di Messina, era scaturita dalle dichiarazioni di un docente, Giovanni Cucinotta, che sostenne di essere stato costretto, nella qualità di componente della commissione di un concorso a cattedra, a pilotarne l’esito per aggiudicare un posto di professore associato al figlio del professore Macrì. Cucinotta disse di non essersi piegato. L’altro filone dell’inchiesta puntò sulla gestione “allegra” delle risorse destinate al progetto scientifico Lipin: 3 milioni di euro stanziati dalla Regione.
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