In seguito al Patto della Falce, istituito dieci giorni fa dalle istituzioni interessate, si è tornati a parlare seriamente di riqualificazione della zona falcata. Tante le idee, tante le proposte talvolta completamente diverse tra loro. L’amministrazione comunale ha più volte ribadito la necessità di convertire la zona in un’area verde e destinarla alla cultura e allo svago, evitando infrastrutture e cemento. Accorinti si oppone dunque alla realizzazione del porticciolo turistico e alla costruzione di varie volumetrie a suo dire invadenti come il grattacielo previsto nel progetto iniziale.
C’è chi invece sta in mezzo alle due ipotesi. I consiglieri comunali di Grande Sud Vaccarino, Zuccarello, David e Sindoni chiedono l’adozione di regole non troppo rigide. In particolare, il gruppo politico auspica la convivenza tra centri di aggregazione e strutture di ristorazione e divertimento. “Ferma restando la destinazione di parte dell’area a parco urbano – spiega la nota – riteniamo che il resto della Falce, abbattuti tutti i silos e le vecchie costruzioni esistenti, acquisti una dignità urbanistica che la faccia diventare luogo di arte, cultura, turismo e svago ed attrattore sia locale che nazionale. Ferma restando, nella parte prospiciente il porto, la presenza dei cantieri navali esistenti che in atto rappresentano un volano occupazionale di cui la città non può fare assolutamente a meno”.
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