La polizia postale delle Marche ha scoperto un ricattatore ‘a luci rosse’ di neppure 14 anni, dunque non imputabile, residente in provincia di Messina. Tutto è partito dalla denuncia dei genitori di due bambine di nove e 11 anni, costrette – secondo l’accusa – a spogliarsi dal moderatore di un gioco di ruolo al fine di essere ammesse nella cerchia dei giocatori. Una delle due minorenni cede al ricatto ma, nonostante questo, non viene accettata dall’amministratore. Non solo, il moderatore invia immagini di sue parti intime alle piccole vittime, che a quel punto si rivolgono ai genitori. Grande la sorpresa dei poliziotti quando si sono trovati di fronte un ragazzino di 13 anni che ha tranquillamente ammesso di essere l’autore dello scambio, aggiungendo che non poteva ammettere giocatori non particolarmente abili ed esperti. (ANSA).
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