«Sinergia tra sindaci, Prefettura, Regione, parti sociali per affidare alle Ipab (Istituto pubblico di assistenza e beneficenza) della provincia di Messina un ruolo propositivo e costruttivo che dia un futuro e una speranza ai lavoratori e alla collettività». A chiederlo, questa mattina, in Prefettura, è stata la Cisl Fp con il segretario generale Calogero Emanuele e la segretaria provinciale Enza Ruggeri. L’occasione è stata l’incontro presieduto dal dott. Romano che ha visto anche la partecipazione di una rappresentanza dei lavoratori delle varie Ipab, per consentire al sindacato di esporre in maniera esplicita tutte le questioni, partendo dal monitoraggio che la Cisl ha presentato nel 2010 e trasmesso a tutti gli Organi competenti. Un incontro nato dalla necessità di approfondire la problematica degli Istituti di Beneficenza della Provincia di Messina e per chiedere alla Prefettura di prendere in considerazione il fenomeno. «Infatti – spiegano Emanuele e Ruggeri –, malgrado i tanti solleciti, incontri, le diffide, i dossier, l’Assessorato Regionale alla Famiglia e le Amministrazioni Locali, non hanno ancora assunto le decisioni di competenza. La conseguenza grave – sottolineano i rappresentanti della Cisl Fp – è che vi sono lavoratori che lamentano da 5 a 36 retribuzioni non percepite. E non registriamo alcuna volontà di normalizzare i pagamenti». La Cisl Fp ha evidenziato come molte Ipab, nonostante i Consigli d’Amministrazione siano regolarmente costituiti e siano proprietari d’immobili, non erogano alcun servizio mentre altre che erogano servizi sono costrette ad avere locali in affitto. «Non può bastare il disegno di legge, che in questi giorni è stato presentato, per un riordino complessivo – affermano Emanuele e Ruggeri –. È necessario che i sindaci di riferimento, la Prefettura e il Presidente Crocetta, decidano cosa fare. Ricordiamo, ancora una volta, che si tratta di strutture che potrebbero essere accreditate come Residenze Sanitarie Assistite, che potrebbero svolgere servizi di natura socio-assistenziali, che potrebbero fornire servizi per le comunità locali e per conto della Pubblica Amministrazione, utilizzando per fini istituzionali i locali come scuole provinciali, uffici pubblici e altro». La Cisl Fp ha chiesto che l’Assessorato regionale alla Famiglia, tramite la Prefettura, monitori, controlli «e, se del caso, eserciti il potere sostitutivo su tutte le Ipab del territorio messinese facendo uno screening chiarificatore tra quelle attive, quelle dormienti e quelle morienti».
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