È stato assolto per non aver commesso il fatto, il titolare di una pescheria di Patti, accusato della morte di Sapienza Tarsia lo scorso 25 gennaio 2010, è questa la sentenza emessa dal giudice monocratico del tribunale di Patti, Maria Pina Lazzara.
L’incubo è iniziato la vigilia del Natale 2009, quando Sapienza Tarsia, 90enne, ha deciso di festeggiare, insieme ai familiari, il compleanno con un pranzo a base di pesce. Poco tempo dopo, però, sia l’anziana che la figlia e le nipoti sono finiti in ospedale per una presunta intossicazione da ostriche. La peggio l’ebbe proprio la 90enne che finì in coma fino al decesso.
Immediata la denuncia. Dall’autopsia è emerso che il decesso sarebbe stato determinato dalle ostriche. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo, nei confronti del titolare della pescheria, Santino Spinella. I familiari della donna si sono costituiti parte civile.
La nuova perizia disposta dal giudice ha però chiarito che non è possibile stabilire quale alimento abbia causato l’intossicazione, in quanto non si possono escludere atri alimenti inquinanti..
Il giudice ha assolto Spinella da ogni accusa.
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