Sono iniziati questa mattina i lavori del XV Congresso Internazionale di Numismatica organizzato dall’Università di Messina. A far da cornice all’importante evento internazionale, la città di Taormina che in questi giorni ospita 500 studiosi di Numismatica a cui si aggiunge una notevole partecipazione di Curatori di Medaglieri, case d’asta e ditte antiquarie.
Il Congresso si è aperto con la sessione plenaria presieduta da Maria Caltabiano, presidente del Comitato scientifico che ha curato l’organizzazione dell’evento. A porgere i saluti dell’Università di Messina, i professori Giovanni Cupaiuolo, in rappresentanza del Magnifico Rettore Pietro Navarra e Mario Bolognari, direttore del Dicam. Durante il dibattito inaugurale è avvenuto ufficialmente il passaggio di consegne tra la prof.ssa Carmen Arnold Biucchi e Micheal Alram, il nuovo presidente dell’International Numismatic Council, eletto domenica dai membri della Commissione. Svelato, inoltre, il nome della città che tra sei anni ospiterà la prossima edizione del Congresso: nel 2021 Varsavia diverrà capitale mondiale nel settore degli studi numismatici.
Particolarmente sentito il discorso di benvenuto di Maria Caltabiano. “E’ un sogno che si realizza – ha spiegato la docente dell’Università di Messina – davanti ai miei occhi c’è la Numismatica mondiale, studiosi che considerano la moneta uno strumento di scambio non solo di ricchezza ma soprattutto di cultura e amicizia”.
E proprio la città di Messina vanta un’importante tradizione nel settore numismatico. L’Ateneo peloritano, insieme a Roma e Napoli, è stato tra i primi a diffondere la disciplina con una cattedra istituita nel 1967. Inoltre, il Rettore dell’epoca, Salvatore Pugliatti, era un grande appassionato di Numismatica, titolare di una collezione privata in parte custodita nel museo di Siracusa.
Interessante la Lectio Inauguralis curata dalla prof.ssa Lucia Travaini dell’Università di Milano che ha evidenziato la connessione tra la coniazione delle monete, attraverso la lavorazione del metallo incandescente, e la lava vulcanica. Nell’antichità Efesto (Vulcanus) era considerato il dio fabbro che lavorava il fuoco proprio sotto l’isola di Vulcano. Una corrispondenza che ritroviamo nel 1300 in Toscana. A Siena la Zecca comunale veniva indicata con il nome di Bulgano.
I lavori sono proseguiti per tutto il pomeriggio nei locali del Palazzo dei Congressi e nei saloni del Palazzo Corvaja e dell’hotel NH Collection. A concludere la prima giornata del Congresso, la cerimonia d’apertura al Teatro Greco Romano di Taormina.
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