La Commissione Sport si è riunita per discutere della questione degli impianti sportivi ed, in particolare, sulla situazione della piscina comunale “Graziella Campagna”.
All’incontro hanno preso parte il dirigente del settore, Salvatore De Francesco, il funzionario, Carbone, ed il Presidente della III Circoscrizione, nella quale ricade l’impianto, Lino Cucè.
“Durante l’incontro – si legge nel resoconto della Commissione – è emersa in primis una forte critica all’Amministrazione Comunale tenuto conto del fatto che le condizioni della Piscina Comunale e le problematiche connesse all’affidamento della stessa erano ben note da tempo così come il fatto che il 30.06 u.s. sarebbe scaduto il contratto di concessione dell’impianto natatorio e che lo stesso non poteva essere prorogato: pertanto, a parere della Commissione, bisognava muoversi con anticipo senza arrivare al mese di settembre in questa situazione che sta creando notevoli disagi all’intera cittadinanza”.
“Il dirigente, De Francesco, ha informato i Consiglieri che l’unica via percorribile sotto il profilo amministrativo, oltre alla concessione pluriennale degli impianti, è quella di affidare l’impianto alla Federazione Italiana Nuoto (Fin). Sul punto il Dirigente – continua la nota della Commissione – ha mostrato un cauto ottimismo informando che sono in corso trattative con i vertici della Federazione che già nella prossima settimana potrebbero concretizzarsi con la stipula dei relativi atti amministrativi”.
“Nelle more che si definisca, si spera positivamente, la trattativa in corso con la Fin la Commissione ha deciso di lanciare, altresì, un appello all’Università di Messina chiedendo al Rettore, in attesa che torni “operativa” la Piscina Comunale, di agevolare al massimo e con ogni mezzo l’utilizzo dell’impianto della Cittadella Sportiva dell’Annunziata in primis in favore delle associazioni sportive che da anni utilizzano la piscina “Graziella Campagna” e che oggi – conclude la Commissione Sport -, a stagione sportiva iniziata, sono costretti a svolgere gli allenamenti in altre strutture, addirittura in provincia, con notevole aggravio di costi e disagi per le stesse associazioni sportive e per gli atleti”.
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