Mostra “Pablo Picasso e le sue passioni” apre a Taormina e Milazzo

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Dopo Castello Ursino, Catania, la mostra Pablo Picasso e le sue passioni, prosegue, da luglio a settembre, in due importanti città della Sicilia: Taormina e Milazzo.
Le esposizioni, a cura di Dolores Durán Úcar e Stefano Cecchetto, sono un percorso esaustivo e completo nelle opere del Grande Artista, alla scoperta delle passioni che lo hanno accompagnato in tutta la sua vita e nell’evoluzione del suo linguaggio artistico. Le opere in mostra, infatti, raccontano, nei suoi contenuti più autentici, i temi e le passioni, come il teatro e il circo, la tauromachia, le donne e la politica, che hanno dato vita alla creatività di Picasso e ne hanno influenzato la vicenda umana e quella artistica.

Nella prestigiosa cornice di Taormina, dal 5 luglio al 6 settembre, Palazzo Corvaja, ospita circa 50 opere, tra oli, ceramiche e grafiche, del grande artista spagnolo. La mostra, organizzata e prodotta da ComediArting e III Millennio in collaborazione con l’Associazione Culturale Woodstock e con il patrocinio del Comune di Taormina, propone un allestimento accattivante, innovativo e al tempo stesso intimo.
In esposizione, opere uniche, tra cui gli oli Tête de femme, del 1943, Mousquetaire, del 1964, e Autoritratto, del 1967, dove l’artista rivela tutta l’identità e l’alterità del suo doppio.
Qui Picasso è l’uomo, l’artista, l’alchimista, ma anche il Minotauro, il toro, il demone: è l’ombra che affiora dall’inconscio per tradire l’identità nascosta. Nella sua costante de-costruzione dell’Ego, Picasso si ritrae allo specchio dell’anima nell’ossessione drammatica di rivelare la sua identità segreta prima di tutto a se stesso.
Tra le opere grafiche, in mostra, la serie Tauromachia, (1959, 27 opere acquatinta allo zucchero e puntasecca), ispirate dal più classico trattato sulla corrida scritto da José Delgado nel 1796, e Barcelona Suite (1966, 5 incisioni litografia a colori), che racchiude i diversi stili attraverso i quali transitò l’artista. Inoltre, in esposizione, una delle più significative e importanti serie dell’artista, I Saltimbanchi, quattordici tavole dedicata al mondo dei saltimbanchi, difficilmente reperibile e fruibile al completo. Le incisioni a puntasecca e acquatinta della serie sono sguardi malinconici e ironici sulla vita privata di saltimbanchi e gitani, con poche concessioni alla definizione “pittorica” del contesto.

Palazzo D’Amico, a Milazzo, ospita dal 10 luglio al 6 settembre, ceramiche e grafiche dell’artista, tra cui Il Tricorno (1920, 33 incisioni bulino e collotype), I Venti Poemi di Góngora (1958, 41 incisioni acquaforte e acquatinta allo zucchero), Carmen, (1949, 40 opere incisioni a bulino) e La Célestine (1971, 68 incisioni acquaforte e acquatinta).
La mostra, organizzata e prodotta da ComediArting e III Millennio in collaborazione con Michela Pistorio per Marketing & Comunicazione e con il patrocinio del Comune di Milazzo, è arricchita da Picasso in the cube (politic passion), un’istallazione multimediale interattiva che racconta il rapporto dell’artista con la politica e i riflessi che questa ebbe sulla sua arte. Attraverso un cubo con una multi proiezioni, tre quadri emblematici (Guernica, Figura de mujer inspirada en la guerra de España e Massacro in Corea) sono rielaborati in modo evocativo, mettendo in evidenza, il contesto storico, le ragioni compositive e soprattutto il forte messaggio simbolico.

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