La lunga ed estenuante seduta di ieri del Consiglio Comunale, durante la quale è stata approvata la delibera per la rinegoziazione dei mutui, ha lasciato una certezza: l’Aula sta assumendo sempre più la forma di un set in cui va in scena un complicato e avvincente gioco di società. L’impressione è questa dopo aver assistito ad assenze strategiche, uscite di scena e ritorni in extremis.
Tutto questo ha accompagnato il voto sull’importante provvedimento che consentirà di dilatare i mutui comunali fino al 2044. Ha fatto scalpore l’assenza dell’Udc da sempre partito più vicino all’amministrazione comunale e adesso passato all’opposizione. Il Pd si è invece ricompattato e ha appoggiato la proposta di Guido Signorino insieme a Ncd, Siamo Messina e Forza Italia. E proprio il comportamento in Aula del Pd non è andato giù al consigliere Zuccarello che ha abbandonato l’Aula per protesta seguito dai colleghi Sindoni, Sturniolo e Lo Presti. Zuccarello ha denunciato l’esistenza di accordi sottobanco tra Pd e amministrazione comunale, secondo un patto di fedeltà “che porterà a risultati individuali che nulla hanno a che fare con gli interessi della città”.
Dichiarazioni forti sulle quali arriva la pronta risposta di Pd, Progressisti Democratici e Felice per Messina. La nota, redatta dai capigruppo David, Santalco e Pagano, replica duramente all’accusa del rappresentante di Missione Messina. “Le dichiarazioni del sig. Zuccarello Santi Daniele, auspichiamo non condivise dalla collega Sindoni, rappresentando un momento bassissimo dell’attuale stagione politico-amministrativa, e tralasciandone al momento la rilevanza penale, ci costringono ad articolare le dovute riflessioni a tutela dell’onorabilità nostra e dei colleghi consiglieri del Pd, onorabilità che nessuno – e men che mai soggetti che per un passaggio sui media sono pronti ad indossare magliette, a fermare Tir, a inneggiare ad isole pedonali prima contrastate, ad arrogarsi primogeniture inesistenti, disconoscendo (rectius mistificando) il lavoro avviato dalle istituzioni preposte (leggasi isola pedonale piazza duomo) – può permettersi di offendere”.
“Orbene – si legge nella nota – è talmente evidente il tentativo – maldestro e malcelato – di alcuni personaggi in cerca di autore di accreditarsi agli occhi dell’opinione pubblica, al solo ed unico scopo di fare carriera politica, peraltro in un momento di vuoto e/o confusione, gettando discredito su chi, per contro, agisce nell’esercizio delle proprio mandato nell’esclusivo interesse della città e dei suoi cittadini. Dimentica, infatti, il sig. Zuccarello, occupato evidentemente in altre attività, che già nel 2014 molti di noi avevano espresso il proprio voto favorevole al procedimento di rinegoziazione dei mutui, proprio perché utile e conveniente per le casse dell’ente. Invero, il voto di ieri altro non è che la naturale e logica – parola a queste latitudini forse in disuso – conseguenza di un impegno politico lungimirante, che fa della tutela e del perseguimento degli interessi della Polis la propria stella polare”.
“Pertanto – continuano David, Santalco e Pagano – il nostro comportamento di opposizione dura, determinata, ma costruttiva, e senza pregiudizi e/o preconcetti – per quanto inviso a qualcuno che, spinto da ambizioni sfrenate e lontane dalla realtà, non ha ancora compreso che alla fine il merito, inteso in termini di contenuti, competenza e passione, prevale sulla denigrazione e sul chiacchiericcio -, continuerà ad essere posto in essere in maniera chiara ed univoca. Messina prima di tutto (e tutti), i detrattori ad intermittenza se ne facciano una ragione”.
Non si fa attendere la contro risposta dello stesso Zuccarello. “Sono felice di non far parte di questo Pd – spiega – e di non gestire la cosa pubblica con queste modalità, proprio per questo ho creato un movimento civica insieme alla collega Sindoni. Santalco, David e Pagano parlano di lungimiranza, ma vorrei sottolineare che quanto approvato ieri comporterà un importante indebitamento per le future generazioni a fronte di una cifra modesta che l’amministrazione potrà utilizzare. E su questo c’è anche il parere condizionato dei revisori contabili. Il Pd non può fare opposizione a giorni alterni – continua Zuccarello – sembra che i giorni pari sostenga l’amministrazione, i dispari parli di sfiducia. Non posso che confermare l’esistenza di accordi sottobanco, visto il comportamento di alcuni consiglieri che, alla chiamata del vicesindaco Signorino, sono corsi in Aula per mantenere il numero legale. L’opposizione si fa in Consiglio invece che sui giornali con dichiarazioni fittizie che eludono l’opinione pubblica”.
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