Messina perde Banca d’Italia. Chiusura entro fine 2018

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Il Consiglio Superiore della Banca d’Italia ha deliberato la chiusura della filiale messinese dell’istituto. Messina sarà dunque l’unica città metropolitana senza Banca D’Italia.
La chiusura dovrà avvenire entro fine del 2018, però potrebbe scattare anticipatamente qualora gli attuali 16 dipendenti dovessero scendere sotto le 7 unità ( per pensionamento, trasferimento o mortalità). A chiusura avvenuta i dipendenti verranno trasferiti nelle fialiali di Catania o Palermo.

Il taglio deciso dai vertici della Banca D’Italia, incuranti degli interventi a favore del mantenimento inoltrati dai deputati del NCD, Garofalo e Mancuso, dal sindaco Accorinti, dal rettore Navarra e dai sindacati, mostra una netta presa di posizione.
Adesso, oltre alle azioni che i sindacati hanno già in mente di intrapendere, quella davvero incisiva potrebbe arrivare dal governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Il presidente, infatti, potrebbe sollevare il conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato, impugnando l’art 17 dello statuto regionale, per il quale la Regione ha competenza esclusiva in materia di Credito e Assicurazioni.
Intervento drastico, questo, che già nel 2007, quando si paventava la chiusura di quai tutte le filiali siciliane della Banca d’Italia, effettuò l’allora presidente della Regione, Salvatore Cuffaro: al tempo furono tagliate soltanto le sedi di Enna e Siracusa. Nel 2013, invece, fu salvato l’istituto di Agrigento, città non metropolitana. Oggi, Messina, città metropolitana, perde la sua storica sede. A meno che Crocetta…

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