Si astengono da un mese dal lavoro straordinario, hanno proclamato un ennesimo sciopero per i prossimi giorni e stamani i lavoratori diretti e quelli dell’indotto sono tornati ancora davanti ai cancelli dell’impianto per far sentire la propria rabbia: la protesta dei lavoratori della centrale Edipower di San Filippo del Mela va avanti.
A pochi mesi da quando la centrale potrebbe essere dichiarata non più indispensabile non c’è ancora traccia di alcun progetto di riconversione del sito e da anni i 400 lavoratori sono costretti a rincorrere dichiarazioni, poi, smentite e tavoli, soprattutto tecnici, che non producono alcuna soluzione.
«In questo contesto – osservano i sindacati – la contrapposizione tra lavoro e ambiente appare logicamente stucchevole e il disinteresse ostentato dalla politica e dalle istituzioni mortificante. Lo scontro, anche esasperato, tra industria sì e industria no o sul Css o contro questa ipotesi non tiene conto del fatto che Edipower non ha mai presentato alcun piano».
Per Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, «sindacato e lavoratori non hanno mai preteso di scongiurare i licenziamenti a danno della salute della collettività e né che ambiente-lavoro-sviluppo possano essere continuamente affrontati come argomenti separati e addirittura contrapposti».
I sindacati sottolineano ancora come «solo un progetto organico dell’intero territorio possa puntare a salvaguardare il mantenimento del sito produttivo e rivendicare quel risanamento da troppo tempo negato».
Sindacato e lavoratori non si fermeranno finché non avranno risposte e riproporranno ogni giorno la loro protesta anche fuori dall’impianto.
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