I fondi Pac finiti nel nulla.
«Dopo l’allarme lanciato dal Dirigente del Dipartimento servizi sociali Giovanni Bruno
sul serio rischio di mandarli in fumo per mancanza di personale e dopo la disamina dell’assessore Nino Mantineo, che ha chiaramente evidenziato la difficoltà di anticipare il 5% delle somme effettivamente sostenute, tutto è sembrato rimanere “lettera morta”». Il consigliere comunale Libero Gioveni interviene sull’infinita vicenda dei 4 milioni di euro di fondi Pac da destinare al potenziamento degli asili nido e alla cura degli anziani, chiedendo di conoscerne il reale destino e chiede di conoscere lo stato dell’iter politico-amministrativo avviato dall’assessore Mantineo.
«Non si sono avute più notizie, per esempio – prosegue il consigliere – del viaggio a Palermo dell’assessore insieme agli altri sindaci del distretto D26 che avrebbero dovuto evidenziare all’assessorato regionale alle politiche sociali il fatto che i parametri richiesti fossero proibitivi, così come non si è saputo nulla dell’eventuale risposta del Prefetto alle sollecitazioni dello stesso Mantineo che, per iscritto, pare avesse richiesto a Trotta di intervenire presso il Ministero dell’Interno e il Cipe».
«L’Amministrazione non può permettersi di sciupare (sperando non l’abbia già fatto) questa grande opportunità per lo sviluppo di un settore delicato come quello dell’infanzia – afferma convinto – per il quale personalmente, in riferimento proprio all’allarme lanciato dal Dirigente Bruno della mancanza di personale, avevo proposto l’istituzione di un “ufficio speciale asili nido”, operazione, questa, mai avvenuta».
Come più volte sottolineato da Gioveni, infatti, la costituzione di un ufficio composto da tecnici, funzionari e amministrativi con il compito di monitorare meglio le opportunità di nuove risorse e avviare quelle progettualità che avrebbero potuto consentire di farsi trovare sempre preparati nell’intercettare i fondi necessari per uno sviluppo del settore (ancora troppo depotenziato rispetto agli standard previsti), avrebbe fatto gestire meglio la preziosa opportunità concessa dal Ministero attraverso, appunto, il nuovo piano di azione e coesione.
«I fondi Pac – ricorda il consigliere comunale – avrebbero soddisfatto l’urgente necessità di aumentare i posti nell’asilo nido di Camaro (che attraverso questi fondi da 21 sarebbero passati a 30 realizzando il locale cucina) e in quello di San Licandro (che dagli attuali 48 avrebbero raggiunto quota 60), per non dimenticare anche il vecchio progetto di un nuovo asilo nido in via La Farina di 60 posti (che esula tuttavia da questi fondi ministeriali) che giace ancora nei cassetti di Palazzo Zanca. Se a tutto questo si aggiunge – conclude Gioveni – anche la brusca frenata data al tentativo di migliorare i servizi per gli anziani, la “frittata” è fatta».
Gioveni invita Mantineo a illustrare il punto della situazione nei futuri incontri degli “stati generali” dei servizi sociali che lui stesso ha convocato.
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