A Messina arrivano i festeggiamenti del Carnevale 2023 e come in altre città italiane si riscoprono le tradizioni e le maschere tipiche, come quella di Peppe Nappa. Ma chi è Peppe Nappa? E perché il Carnevale è una festa così importante? A chiarirci le idee il prof. Mario Sarica, fondatore del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, che sabato 18 febbraio, alla Sala Laudamo, presenta la XVI edizione de “Il Volto e la maschera”, evento organizzato in collaborazione con il Comune di Messina.
«Il Carnevale era una scadenza festiva straordinaria, oggi ha perso quella carica trasgressiva ed eversiva anche perché i profondi mutamenti sociali e culturali hanno relegato le maschere a un aspetto di spettacolarizzazione, perdendo quella rifondazione utopica della società: il mascheramento, il ribaltamento dei ruoli, l’eccesso alimentare».
Adesso sembra tutto essersi spostato sui social; «Infatti – continua Sarica – considerando che viviamo in un Carnevale perenne, questa festa ha perso un po’ di quella carica. Ma resta segno identitaria di molte comunità che ripropongono maschere di antiche memoria; in area messinese abbiamo l’Orso di Saponara, lo Scattruni, le Maschere danzanti di Cattafi».
Carnevale Messina 2023: Peppe Nappa
E Peppe Nappa chi è? «Può essere assimilata alla categoria servi-padroni della commedia dell’arte. Anzi – spiega il prof. Mario Sarica –, direi che è l’erede di altre figure siciliane, mutuato e poi assunto nell’orizzonte carnevalesco, al punto che a Sciacca Peppe Nappa è il personaggio che viene messo al rogo, perché il Carnevale bisogna bruciarlo, ha accumulato il male dell’anno precedente, quindi bisogna un po’ purificarsi, rinnovarsi, rigenerarsi. Il Carnevale aveva una funzione catartica, consentendo anche gli eccessi verbali, la satira. Già nel ‘600, con l’Accademia della Fucina, a Messina c’era la tradizione di cortei trionfali lungo le strade di Messina al pari di altre città italiane. Resta un involucro senza quei contenuti, perché sono cambiate le relazioni, il modo di comunicare, è cambiata la concezione del mondo».
Su Peppe Nappa, alla Sala Laudamo alle 18, verrà proposto “Bentornato Peppe Nappa!” un testo originale che interagisce con la figura degli Scattruni di Cattafi, per riscoprire le forme rituali e rigenerarle sulla scena. Sul palco Veronica Capodici, Luca Stella, Alessandra e Gabriella Zecchetto. Regia di Antonio Previti. (in foto)
A questo link tutti gli eventi promossi dal Comune di Messina per il Carnevale.
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