«Ci siamo trovati in una riunione in cui il candidato a sindaco non ci è stato proposto ma imposto»: così Cambiamo Messina dal Basso commenta l’incontro di mercoledì sera, conclusosi con la proposta di candidatura a sindaco di Franco De Domenico da parte del Pd, che però non è andata giù agli accorintiani. Il movimento rompe il silenzio tenuto in questi giorni e annuncia: «Valuteremo in assemblea CMdB e nei prossimi giorni i passi da compiere nell’interesse della città».
Partito con l’idea di arrivare unito e compatto alle elezioni amministrative previste per maggio o giugno 2022, il centrosinistra sembrerebbe essere arrivato già al punto di rottura. La riunione di mercoledì sera – cui hanno partecipato il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Articolo Uno, +Europa, Cambiamo Messina dal Basso e MessinAccomuna – si era chiusa con la proposta del Pd di presentare come candidato unitario a sindaco della città dello Stretto il segretario cittadino del partito, Franco De Domenico. Cosa che, a quanto pare, non è andata giù agli accorintiani, i quali appaiono pronti allo strappo.
La nota di Cambiamo Messina dal Basso
Pubblichiamo, di seguito, la nota inviata da Cambiamo Messina dal Basso:
«La nostra adesione al tavolo del centrosinistra – scrivono – è stata convinta e lineare, fin dal primo momento. Ci siamo confrontati con tutte/i, discutendo e facendo proposte per un programma condiviso. Siamo state/i sempre disponibili e non abbiamo mai posto veti. Abbiamo fatto il nome di Accorinti in forza dei risultati ottenuti nei cinque anni di sindacatura ma abbiamo sempre avanzato più proposte di candidature nel nome dell’unità.
Oggi scriviamo pubblicamente per la prima volta per sgomberare il campo da illazioni e parziali ricostruzioni del percorso della costruenda coalizione di centrosinistra al cui avvio abbiamo dato un decisivo contributo. Per pervenire ad una decisione condivisa sul nome del candidato/a a sindaco abbiamo proposto anche al tavolo di ieri il metodo del consenso.
Ci siamo invece ritrovate/i in una riunione in cui il candidato a sindaco non ci è stato proposto ma imposto: un metodo per noi inaccettabile e che non rispetta, a nostro giudizio, il senso più profondo del fare politica. Non sappiamo se e quali siano i margini per recuperare l’unità della coalizione per la quale ci siamo spesi nei mesi passati e ancora in queste settimane. Valuteremo oggi in assemblea CMdB e nei prossimi giorni i passi da compiere nell’interesse della città».
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