Un copia-incolla sbagliato in un provvedimento mette a rischio 400 imprese di Saponara, distrutte dall’alluvione

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Il neopresidente della Regione, Rosario Crsaponara alluvioneocetta, alla commemorazione di giovedì scorso per le vittime dell’alluvione di Saponara del 22 novembre 2011 ha promesso: «La gente di Saponara ha ragione ad essere indignata. Farò di tutto per ottenere nuove risorse». L’indignazione cui fa riferimento riguarda la difficoltà per le imprese del paesino che, da quel giorno maledetto, non riescono a ripartire perché abbandonate dalla Regione e dallo Stato. Un “errore legislativo” sembra essere alla base della mancanza di sostegno da parte delle istituzioni. ll sindaco di Saponara, Nicola Venuto, denuncia: «L’assessorato alle Attività aveva emanato una delibera in cui si destinavano dei fondi al credito agevolato rivolto alle imprese danneggiate dall’alluvione. Sembrava la soluzione al disastro, invece no. Il provvedimento era stato clamorosamente sbagliato. Nel corpo della delibera, avendo fatto un veloce copia e incolla, si assegnavano questi fondi, che erano stati annunciati da Venturi con grande enfasi, non ai territori alluvionati ma alle isole di Linosa e Lampedusa. Si licenziava, dunque, un secondo provvedimento dove si faceva riferimento specifico ai nostri territori, ma la legge di riferimento non comprendeva le imprese artigianali. Contemplava solo le industrie che sono totalmente assenti». Con una circolare interpretativa anche questo ostacolo veniva aggirato. Ma, come se non bastasse, arriva un altro colpo: «La banca che gestiva il servizio di tesoreria, Banca Nuova, si è ritrovata con il mandato scaduto. Dunque non poteva più erogare nulla».

Adesso, spiega Venuto, «quattrocento imprese della zona colpita dall’alluvione rischiano il fallimento e per loro, al momento, non si profila nessun aiuto da parte della Regione o dello Stato. Di almeno la metà non abbiamo più notizie. Riteniamo che abbiano chiuso l’attività». Quel giorno, infatti, il maltempo aveva distrutto case e attività commerciali, danneggiando attrezzature, forniture e materie prime, e solo chi aveva a disposizione altro denaro ha potuto ricominciare. Per tutti gli altri, lo scenario è desolante: con la crisi economica in corso, accedere al credito bancario è quasi impossibile.

L’unica speranza che resta ai lavoratori delle imprese di Saponara è che Crocetta prenda in mano la situazione, aggravata nel frattempo dalle dimissioni di Raffaele Lombardo da presidente della Regione nel bel mezzo dell’emanazione dei vari provvedimenti, e a sbloccare gli aiuti necessari per farli ricominciare.

 

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