La vicenda della denuncia avanzata nei giorni scorsi dalla Fp Cgil per il trasferimento del Sert (Servizio tossicodipendenze), dall’ex-ospedale Margherita al Mandalari, si arricchisce di un altro capitolo. «Nei giorni scorsi – spiega la segretaria generale, Clara Crocé –, avevamo interpellato l’Assessore con delega alla salute, Nino Mantineo, per capire se l’Amministrazione fosse a conoscenza dell’intenzione dell’Asp di spostare il Sert alla Cittadella della Salute, nella struttura attualmente occupata dall’Ufficio ausili e presidi, che verrà invece localizzato negli spazi ex Inam di via del Vespro. Ebbene, il rappresentante di Giunta ci aveva assicurato di non sapere nulla, peccato però che la storia è ben diversa».
Secondo Clara Crocé e i coordinatori sanitari, Antonio Trino e Carmelo Pagana, l’assessore era a conoscenza di questa manovra, poiché se ne era discusso durante la conferenza dei servizi del 22 luglio, tenutasi a Palermo, per trattare il tema del futuro dell’ospedale Margherita, «ma il commissario Magistri ─ dichiarano ─, prima di pensare al Mandalari aveva chiesto al Comune se ci fossero immobili da mettere a disposizione. Il che significa – affermano i sindacalisti – che palazzo Zanca era consapevole della “manovra” che sarebbe stata attuata».
Per la Fp Cgil «Mantineo non si confronta con le forze sociali – aggiungono Crocé, Trino e Pagana ─, cosa che invece gli servirebbe per avere spunti di riflessione o semplicemente per conoscere un punto di vista diverso da quello manageriale e farsi così un’idea più compiuta dei fatti che via via si vanno ad affrontare».
Per il sindacato la mancata interlocuzione si traduce, poi, in una serie di «errori e malumori ─ concludono ─ facilmente evitabili con un proficuo confronto».
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