Lo sciopero, dichiarato da Orsa e Fast Confsal, riguardante i ferrovieri marittimi e il personale dell’indotto in forza alla ditta “Gierre” impiegati nella flotta Rfi, iniziato questa mattina alla 9.00, ha registrato un’altissima adesione, con punte del 100%. La protesta, della durata di 8 ore, si concluderà nel pomeriggio, alle 17.00.
«Resta in linea — dichiarano i sindacati — solo la nave di comandata, il personale scioperante è stato trattenuto a bordo per garantire i servizi minimi essenziali previsti dalla Legge. Un livello di adesione che deve far riflettere la dirigenza aziendale sull’atteggiamento assunto da qualche anno, i lavoratori sono stanchi di subire la compressione dei diritti conseguente al disegno di abbandono dello Stretto di Messina che Fs ha in programma».
A seguito di tale risposta compatta dei lavoratori, Orsa e Fast annunciano un inasprimento del conflitto se l’azienda «continuerà a evitare il confronto volto alla risoluzione delle problematiche che sanno alla base della protesta»: violazione degli accordi dove è previsto l’impiego di “due navi a quattro binari con cinque equipaggi, una nave a quattro binari con un equipaggio, una nave di riserva a quattro binari con un equipaggio”; gestione improvvisata del personale, imposizione di ferie d’ufficio e violazione dell’accordo sull’orario di lavoro, che prevede la media mensile di 164 ore; discriminazioni nell’imbarco del personale utilizzato a terra; mancata applicazione della turnazione (2°-1°-3° Ct-Rip. in almeno un’altra unità della flotta), che ha riscosso la maggioranza dei voti in occasione del referendum proposto ai lavoratori; mancata progressione di carriera del personale facente funzione in qualifiche superiori a posto vacante e mancata istituzione dell’annunciato assessment per la valutazione degli ufficiali facenti funzione; rinnovo/convalida a spese dei lavoratori della Certificazione necessaria per l’imbarco; chiarimenti sulla gestione di Malattia e Infortunio.
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