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Licenziamenti Dismed. Incontro all’Ufficio del lavoro con la Fp Cgil

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sclerosiIl Dismed — centro di riabilitazione di Faro Superiore che eroga prestazioni riabilitative per i disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, sindrome di Down, autismo, paralisi celebrali infantili, morbo di Parkinson, Sla, sclerosi multipla, ecc. — è stato costretto, a causa dei mancati trasferimenti da parte dell’Asp, a sospendere il servizio di trasporto gratuito dei pazienti.

Per discutere il problema concernente il disagio causato alle famiglie e il rischio di perdita di posti di lavoro, si è tenuto, nei locali dell’Ufficio provinciale del lavoro, un incontro tra i rappresentanti del centro Dismed e la segretaria generale della Fp Cgil, Clara Crocé. All’ordine del giorno il licenziamento “per giustificato motivo oggettivo”, così come riportato nel documento fornito dal Dismed, di tre unità di personale con mansioni da autista.

In questi anni, il Centro, pur non rientrando tale compito tra le proprie funzioni, si è offerto di garantire il trasporto gratuito ai pazienti che frequentano la struttura. Da qualche tempo a questa parte, però, le difficoltà economiche legate alla mancata corresponsione, da parte dell’Asp, del saldo fatture 2006, 2007, 2008 e 2010, nonché le fatture del mese, ha costretto il Dismed alla sospensione di tale servizio aggiuntivo. Con la conseguente perdita di cinque posti di lavori.

«Due autisti, non si sa bene con quale criterio — specifica il sindacato — sono stati riassorbiti, ma tre unità rimangono a spasso. Essendo quello del trasporto verso i centri riabilitativi, uno dei servizi rientranti nelle competenze del Comune – aggiunge la Crocé –, attualmente svolto dalla cooperativa Progetto Vita, chiediamo un incontro con l’Amministrazione e con la stessa cooperativa, per discutere dell’eventuale assorbimento di qualche autista».

Nei prossimi giorni, dunque, la Fp Cgil spera in un incontro. «L’ipotesi — conclude il sindacato — che tale soluzione possa essere positiva, è legata anche al fatto che attualmente il servizio gestito da Progetto Vita è sottodimensionato e a breve si aggiungeranno altre 9 utenti per 6 giorni settimanali. L’implementazione di altre unità lavorative potrebbe quindi arrivare al momento giusto». 

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