Per anni aveva prestato servizio come custode di un’abitazione di di contrada Tirone, periferia di Taormina. I proprietari, che da tempo risiedono a Roma, si fidavano di lui, Pradeep Kapugama Geeganage, 40 anni, e della moglie, entrambi cingalesi. Svolgeva anche le mansioni di factotum.
Per lungo tempo il custode si era dimostrato fedele collaboratore e non aveva destato sospetti, ma il 5 novembre scorso, i proprietari hanno deciso di raggiungere Taormina. Nel tragitto, telefonicamente, avvisano il custode del loro arrivo, ma poi, inspiegabilmente, l’uomo chiude i contatti.
Giunti a Taormina, con i Carabinieri della locale Stazione, le vittime effettuano un sopralluogo in casa e si accorgono che il cingalese aveva praticamente razziato la casa, rubando l’argenteria e ogni altro bene di valore. Aveva addirittura divelto con un flex la cassaforte per rubare i gioielli.
Attraverso la Banca dati, i carabinieri diramano la notizia dell’uomo ricercato e, il giorno dopo, gli agenti del nucleo di frontiera aerea della polizia di stato, dello scalo aeroportuale di Roma Fiumicino, hanno contattato i militari della Stazione di Taormina: il ricercato era stato fermato mentre tentava di abbandonare l’Italia per raggiungere lo Sry Lanka.
Perquisiti i suoi bagagli,sono stati recuperati alcuni gioielli e denaro in contanti per un importo non ancora precisato.
Ma l’indagine non era ancora conclusa. I Carabinieri hanno perqusito anche le abitazioni di due connazionali, parenti del fermato, residenti a Taormina: hanno ritrovato piccoli elettrodomestici, cosmetici, alimentari ed altro.
Sono stati denunciati per ricettazione.
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