Che fine ha fatto Provvidenza? Se ne occupa “Chi l’ha visto”. E Crocetta riceve una delegazione di familiari di scomparsi

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Sessantatre giorni dalla scomparsa di Provvidenza Grassi, chiamata Provvy dalle amiche, la commessa di un supermercato, 27enne, di Rometta, della quale non si hanno più notizie dallo scorso 10 luglio, e del caso se n’è occupato, nella puntata scorsa, la trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto”.
La ragazza è alta 1,75, ed ha i capelli rossi a caschetto.
In studio papà Giovanni. Di sua figlia (e della sua auto, Fiat Seicento Bianca) non si hanno più notizie dal 10 luglio, quando la giovane lasciò l’abitazione del proprio compagno, Fabio. La commessa 27enne, molto legata a genitori e sorelle, è separata da Giacomo dopo due anni di matrimonio.
Sulla vicenda indagano i Carabinieri, che hanno accertato che l’ultimo segnale del cellulare di Provvidenza è stato registrato nei pressi di casa, da cui non manca alcun oggetto personale. Un testimone aveva dichiarato di averla vista il giorno successivo, 11 luglio, fuori da un supermercato di Messina, ma i filmati acquisiti dalle autorità competenti non registrano la presenza della ragazza sul posto. Inoltre un litigio con il fidanzato, del quale Provvy parlò con un’amica durante una conversazione su Facebook, è stato smentito dallo stesso.
Giovanni Grassi ha riferito di aver denunciato la scomparsa della figlia, chiedendo aiuto ai carabinieri. Questi ultimi sarebbero convinti dell’allontanamento volontario. L’uomo non crede a questa versione e si sente abbandonato.
“Ma su che base- dice- avete fatto delle indagini? Da casa non manca alcun oggetto personale. Mi sono sentito abbandonato.”

 

Intanto,ieri, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha ricevuto la delegazione dei familiari di persone scomparse. I parenti delle persone scomparse in Sicilia hanno chiesto al governo e al Parlamento regionale iniziative utili a potenziare le attività di ricerca, con una legge ad hoc e nuovi mezzi a supporto delle forze dell’ordine e dei soggetti coinvolti nelle ricerche (protezione civile, vigili del fuoco, squadre di ricerca e soccorso, gruppi cinofili). “Le nostre proposte sono concrete, di facile attuazione e a costo zero – ha detto Laura Zarcone, madre di Marcello Volpe, il ventenne scomparso a Palermo nel luglio 2011 – chiediamo alla Regione l’acquisto di due cani addestrati per le ricerche da affidare alla polizia di Stato di Palermo, che ha già un gruppo cinofilo, di un georadar e di due droni aerei telecomandati da assegnare alla Protezione civile”.

 

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