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Quali sono i migliori strumenti per investire nell’oro?

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Investire nell’oro è considerato, da sempre, tra le principali opzioni di investimento per ogni trader. Sono tante le generazioni di investitori che, in momenti storici molto diversi tra loro, hanno deciso di mettere del denaro nel settore dei metalli preziosi.

Per un trader alle prime armi, tuttavia, può apparire difficile comprendere come sia possibile investire soldi in questo settore. Svolgendo alcune ricerche online su blog e siti web, appare sin da subito evidente come vi sia molta confusione sul tema. Può essere utile dunque chiarire una serie di dubbi in merito a questo genere di investimento, partendo dal motivo per cui i trader sono storicamente attratti dal settore dell’oro e come effettuare un investimento diretto in questo ambito, per poi passare a studiare la più complessa possibilità dell’investimento indiretto.

Risulta di fondamentale importanza specificare che il contenuto del presente articolo sia da intendere a soli fini educativi, e nulla di quanto riportato in questa sede rappresenta un consiglio di investimento, né un invito alla raccolta di risparmio.

Perché l’investimento nell’oro attrae i trader

Vale la pena spendere alcune parole per comprendere meglio quali siano le motivazioni che, solitamente, spingono i trader ad interessarsi al mercato dell’oro e ad investirci del denaro.

Si individuano, in particolare, tre ragioni per le quali l’oro attrae investimenti:

  • Diversificazione: il settore dell’oro è, come si vedrà a breve, molto ampio e coinvolge all’interno del proprio indotto aziende anche molto diverse tra loro. È possibile ridurre il rischio di concentrazione del proprio portafoglio in maniera piuttosto semplice inserendo il metallo prezioso tra i propri investimenti;
  • Lotta all’inflazione: storicamente, gli economisti sanno bene che il prezzo dell’oro sale nei periodi in cui l’inflazione (o, visto il modo di ragionare dei mercati, anche solo il timore della stessa) incrementa in un’economia;
  • Tutela da crolli dei mercati finanziari: un’altra famosa correlazione è quella inversa che si osserva tra il prezzo dell’oro e l’andamento dei mercati finanziari, specialmente quando questi sono in fase ribassista.

Tornando tutti indietro nel tempo, basti ripensare a quelle settimane del 2007 in cui il prezzo del lingotto d’oro toccò un massimo storico di fronte a forti timori (giustificati) di un’imminente crisi economica per le difficoltà registrare nel settore dei crediti sub-prime, alla paura (meno giustificata) di un’esplosione dell’inflazione per via della politica monetaria espansiva delle principali banche centrali.

L’investimento diretto nell’oro

Chiariti i motivi per cui chi investe è spesso e volentieri attratto dall’oro, è necessario scendere maggiormente nel dettaglio per comprendere come mettere del denaro in questo settore.

La strada più semplice consiste nel metodo più diretto. Sembrerà banale, ma il primo modo per investire soldi nell’oro è, effettivamente, comprare questo metallo prezioso in maniera fisica.

Esistono in realtà tante maniere diverse di comprare oro fisico, dall’acquisto di gioielli sino all’atto di comprare veri e propri lingotti. I due metodi non sono equivalenti, comprare un gioiello in oro non equivale a comprare la mera materia prima, il prezzo finale che verrà pagato sarà sempre legato a questioni più complesse (la moda, la lavorazione, il nome dell’azienda che ha commercializzato il prodotto, ecc.).

È chiaro, dunque, che acquistare lingotti d’oro risulti una mossa molto più diretta per investire nel settore, con l’unico aspetto negativo di richiedere uno spazio fisico per custodire il metallo acquistato.

Comprare azioni e bond del settore

Il settore dell’oro – è bene ricordarlo – non si sostanzia solo in chi lavora in miniera e chi vende gioielli. Questa parte del mercato è, in realtà, molto più variegata di quanto si possa pensare.

Non è dunque corretto fare di tutta l’erba un fascio, si pensi ad esempio a quelle società che possiedono i diritti di sfruttamento di una miniera d’oro, è giusto valutare tali aziende nello stesso modo in cui si valuta un operatore nell’ambito del lusso che vende gioielli in oro?

Che dire, poi, di quelle società che vendono forza lavoro per effettuare operazioni di estrazione nelle miniere d’oro? Come è possibile ritenere che i metodi di valutazione di queste aziende siano adatti anche per un broker nel settore dell’oro?

L’unica cosa che accomuna gli operatori menzionati negli esempi precedenti è l’intuizione che un incremento nel prezzo dell’oro possa portare un certo livello di beneficio – diverso a seconda del margine economico delle varie aziende nella filiera – ai bilanci di queste società quotate.

Sebbene meno diretto, l’acquisto di azioni di società quotate all’interno di tale filiera risulta essere un metodo di investimento nell’oro molto più semplice del mero acquisto di lingotti fisici. Tuttavia, l’altro risvolto della medaglia è che, purtroppo, per il successo di questo genere di operazioni vanno considerati molti altri fattori rispetto al solo andamento del prezzo del lingotto d’oro.

Inoltre, non va trascurata la possibilità di acquistare titoli di Stato emessi da Paesi che detengono oro fisico nei propri forzieri e che, per emettere debito pubblico, decidono di mettere in vendita bond pubblici ancorando il rendimento di questi ultimi in maniera inversa rispetto al prezzo di mercato dell’oro.

Questo genere di titoli era molto in voga negli anni Settanta ed Ottanta del secolo scorso in Europa – non a caso, un periodo in cui l’inflazione era molto alta rispetto ai suoi livelli storici. Tuttavia, vi sono tanti Paesi (specialmente in Asia) che emettono ancora titoli di Stato di questo tipo per gli investitori interessati.

I prodotti derivati

Per complerare il ventaglio delle possibilità di investimento è necessario, infine, menzionare il mercato dei derivati.

Un prodotto finanziario derivato è un asset quotato il cui prezzo è ancorato (in maniera più o meno creativa) a quello di un altro strumento finanziario (definito “sottostante” o benchmark, volendo usare la terminologia inglese).

Ricapitolando, dunque, esistono tre tipologie di investimento nel mercato dell’oro:

  • Livello 1 – Acquisto di oro fisico
  • Livello 2:
    • Acquisto di azioni di aziende quotate nella filiera dell’oro
    • Acquisto di bond il cui prezzo è legato alla quotazione dell’oro
  • Livello 3 – Acquisto di titoli derivati legati a strumenti presenti nel livello 2

Per questo tipo di investimento, occorre assolutamente avere una perfetta comprensione del rapporto tra il prezzo di un prodotto derivato e del proprio sottostante di riferimento. Spesso i titoli derivati sono concepiti per avere una volatilità maggiore rispetto agli asset di benchmark, è fondamentale dunque capire che queste operazioni potrebbero avere maggiore rischio rispetto a quelle menzionate in precedenza.

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