Dopo un 2020 da dimenticare c’è ovviamente grande attesa per il 2021, considerato da tutti come l’anno della ripresa dell’economia globale e dell’uscita dalla pandemia di coronavirus. Senza dubbio la situazione sarà influenzata dal progresso delle campagne di vaccinazione contro il Covid, con l’attenzione mondiale rivolta all’efficacia dei vaccini proposti da Pfizer-BioNTech, Moderna, Astrazeneca e Sinovac.
Intanto continua la crescita dell’azionariato, con la maggior parte degli investitori privati che punta sulla Borsa, a causa dei tassi d’interesse ai minimi storici e del basso rendimento dei titoli di Stato. Senza dubbio il mercato azionario continuerà a rappresentare il settore principale anche nel 2021, con ambiti particolarmente apprezzati come quello tecnologico, l’healthcare, il farmaceutico e l’energetico, soprattutto per quanto riguarda le fonti rinnovabili e l’economia green.
Il boom del trading online nel 2020 è un chiaro segnale dello spostamento degli investitori indipendenti, sempre più attratti dalla Borsa rispetto agli investimenti tradizionali in bond e obbligazioni. Ovviamente è importante mantenere un approccio prudente, puntare sulla formazione e costruire strategie d’investimento sostenibili, per sfruttare appieno le potenzialità del mercato azionario diversificando gli asset per una maggiore controllo del rischio.
L’importanza della formazione per investire sui mercati finanziari
Se la Borsa ha attirato l’attenzione di migliaia di nuovi trader principianti, passati dalla gestione passiva del portafoglio a quella attiva, oggi esiste maggiore consapevolezza sulle opportunità del trading finanziario. Il settore permette di investire in vari asset, non solo in azioni, ad esempio realizzando operazioni sulle criptovalute, il Forex e gli ETF, con soluzioni adatte ad ogni esigenza.
Ad ogni modo, è essenziale partire dalla formazione per acquisire competenze e conoscenze più approfondite, appoggiandosi a portali specializzati. Tra questi uno dei più apprezzati è E-conomy.it, sito web che mette a disposizione gratuitamente tantissime risorse utili, tra cui recensioni dei migliori broker autorizzati, news dal mondo finanziario, guide e approfondimenti sulle criptovalute e sul Forex trading.
Per investire in modo autonomo, infatti, è indispensabile apprendere innanzitutto le basi del mestiere, imparando l’analisi tecnica per studiare ile dinamiche dei prezzi degli asset usando i grafici e gli indicatori. Inoltre bisogna conoscere anche l’analisi fondamentale, per inserire nelle proprie valutazioni anche i fattori macroeconomici più importanti che possono influenzare i trend di mercato.
L’aumento dei trader principianti richiede un maggiore sforzo nell’educazione finanziaria, per gestire il rischio in modo controllato e pianificare strategie d’investimento su misura con obiettivi di lungo termine, con una protezione adeguata del capitale per tutelarsi contro crisi e imprevisti. Per farlo è necessario anche utilizzare gli strumenti messi a disposizione dai broker online, come ordini automatici, trading system e segnali di trading.
Per il 2021 aumenta la positività da parte degli investitori
Nel 2020 la maggior parte degli investitori è stata impegnata in posizioni difensive, con la preoccupazione di tutelare il capitale puntando su asset a basso rischio a causa dell’ondata ribassista sui mercati finanziari. Già in questo finale di anno le prospettive sono cambiate, con quasi tutti i trader che si dicono positivi sul 2021, con previsioni di crescita dell’economia globale e di una tendenza rialzista dei mercati.
Un indicatore importante per testare la situazione è l’indice VIX, con il quale viene monitorata la volatilità del mercato azionario americano, in particolare dello S&P 500. La variazione sull’anno è ancora significativa, con un aumento dell’82% rispetto a dicembre 2019, tuttavia come mostra il grafico storico l’indice è schizzato a 82 punti a metà marzo, dopo essere rimasto per tutta la prima parte del 2020 sotto quota 20, per poi scendere di nuovo sotto i 30 punti fino agli attuali 22.
Il trend sembra segnalare dunque una progressiva stabilizzazione della volatilità dei mercati finanziari, con un picco vicino quota 40 avvenuto a fine ottobre. Anche i principali indici borsistici mostrano risultati in crescita nel secondo semestre 2020, con lo S&P 500 salito del 15% nell’ultimo anno, mentre l’incremento del Nasdaq è stato addirittura del 41%. Meno bene anche se in recupero i listini europei, con il DAX 30 che cede su base annua l’1,5%, l’FTSE Mib quasi il 7%, l’FTSE 100 inglese poco meno dell’11% e il CAC 40 francese circa il 7%.
Stessa sorte è toccata alle Borse asiatiche, con l’indice Hang Seng di Hong Kong che ha perso negli ultimi 12 mesi il 4,27%, mentre il Nikkei 250 è cresciuto dell’11%, sebbene sia stato influenzato dall’intesa attività della Banca Centrale del Giappone. Ovviamente la volatilità può essere utile per un trader, tuttavia è indispensabile padroneggiare l’analisi tecnica e operare in modo strategico, proteggendo le operazioni con attività accurate di risk management.
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