Il Pd: “Entro luglio aspettatevi la sfiducia ad Accorinti”. Fari accesi sul mancato Piano anticorruzione

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conferenza Pd calabro gen 2015Cominciamo dalla fine. Il partito democratico, per bocca dell’ex candidato sindaco Felice Calabrò e del capogruppo Paolo David, entro luglio (scadenza definitiva) presenterà la mozione di sfiducia al sindaco Accorinti. E’ quanto è stato annunciato oggi nel corso della conferenza stampa di Pd e liste collegate sulla mancata adozione del Piano anticorruzione al Comune nonostante i vari solleciti del partito. Dai risultati ufficiali delle elezioni comunali 2013 c’è tempo sino a due anni per poter presentare in Consiglio mozioni di sfiducia. Il Pd e le liste collegate contano su 13 consiglieri e per avviare l’iter servono in tutto 16 firme. Poi, in aula, occorrerà la maggioranza assoluta di 21 consiglieri su 40. L’eventuale votazione favorevole alla sfiducia manderà a casa sia la giunta che tutti i consiglieri. Con commissariamento e indizione successiva di nuove elezioni.

Calabrò, durante l’amministrazione Buzzanca, da capogruppo del Pd, aveva presentato una mozione di sfiducia ma gli andò male. Oggi ha dichiarato: “Se ci atteniamo alle motivazioni e ai provvedimenti di questa giunta dal luglio 2013 a oggi la mozione di sfiducia ci sta tutta, conosco bene la procedura che dovrà anche essere motivata e non mancano gli spunti per proporla, noi siamo qua e non abbiamo paura di andare a casa e affrontare nuove elezioni per dare una vera amministrazione al Comune facendo ritornare la politica con la P maiuscola”.

David: “Noi siamo per la mozione di sfiducia, aspettatela da qui a luglio”.

C’è da crederci? Vedremo.

La conferenza di oggi, l’ennesima sull’argomento del Pd, era sulla mancata adozione del Piano anticorruzione secondo la legge 190 del 2012 che l’amministrazione Accorinti non ha ancora adottato. Così tutti i consiglieri di Pd e liste collegate (assenti i consiglieri Vaccarino, Zuccarello e Sindoni) hanno snocciolato le loro perplessità spaziando dal Comune alle partecipate Atm e Messinambiente e per finire al teatro Vittorio Emanuele. Secondo le nuove norme l’amministrazione e le società devono dare conto di tutti i provvedimenti adottati e degli atti come il “Controllo successivo di regolarità amministrativa”, il rapporto semestrale su eventuali irregolarità riscontrate nell’attività amministrativa, la scheda standard sull’efficacia delle misure di prevenzione, le posizioni dei dirigenti che risultano controllori e controllati. Questo per garantire la massima trasparenza ed evitare casi di corruzione.

David: “Legalità e trasparenza erano i cavalli di battaglia di questa amministrazione, che fine hanno fatto?”.

Calabrò: “Un gruppo di persone nel 2013 aveva sbandierato quei valori ma non sono stati consequenziali, non applicano le norme”. L’ex candidato sindaco ha spiegato che già da lunedì invieranno a tutti dirigenti le tre note con richieste di visionare atti e far rispettare le regole ed entro trenta giorni, in caso di mancate risposte, investiranno della questione il commissario nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Sotto analisi affidamenti con somme urgenze, promozioni di personale, avanzamenti di carriera, passaggi in mobilità di dipendenti, questione svincoli, posizione di Calogero Ferlisi che è comandante a interim della polizia municipale e dirigente dell’Avvocatura.

Il presidente del Consiglio Emilia Barrile ha reso noto che sarebbe pronto ma è stato fermato il bando pubblico per la gestione degli immobili comunali per l’affidamento diretto a titolo gratuito di due strutture ad altrettante associazioni che sarebbero vicine all’amministrazione.

Giuseppe Santalco ha ricordato la mancata nomina dell’Organo indipendente di valutazione per i dirigenti e che a ottobre è stata solo approvata una bozza del Piano di trasparenza.

Francesco Pagano si concentrerà nei prossimi giorni sui passaggi degli ex Feluca all’Amam, Antonella Russo sull’approvazione del consuntivo dell’Amam con un credito dell’Enel di circa 12 milioni di euro, Simona Contestabile sulla nomina del sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele, Antonino Saija, che a leggere le risposte (ottenute formalmente) dal Teatro Regio di Parma e da quello di Livorno non avrebbe mai collaborato con finalità artistiche con i due enti da come è stato descritto nel curriculum che ha portato alla nomina con via libera di Cda del Teatro, Comune, Provincia e Regione. Carlo Cantali ha parlato degli autobus acquistati dalla Gtt ma poco funzionanti e costretti a finire presto in officina e Nicola Cucinotta sulla Messinambiente e sulla gestione del duo Ciacci-Rossi. @Acaffo

 

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